Soliera, bimbo buttato dalla finestra. La colf, testimone chiave «Sembra una donna normale senza apparenti problemi»
Anna ha soccorso il bimbo: «Continuo a pregare per lui» Tramite le sue manovre ha soccorso il piccolo e lo ha fatto respirare di nuovo, prendendolo in braccio e scuotendolo.
SOLIERA «Sembrava una ragazza a posto, non ha mai dato segnali che lasciassero prevedere quello che è successo».
Va e viene indaffarata, la signora Anna. Lei è la testimone chiave dopo martedì mattina. Dopo quegli attimi concitati tra i piani della casa di via Arginetto 207, dove svolge la mansione di colf, lavoro per cui è molto richiesta in paese.
Anna, come hanno raccontato più testimoni, ha soccorso il piccolo Tommaso nei primi minuti dopo la caduta dalla finestra del secondo piano. Attimi arrivati poco o dopo il faccia a faccia al primo piano dell’abitazione con la babysitter, Monica Santi. È davanti ad Anna che la 32enne ha esclamato la frase: “Ora il bambino è libero”. Un’espressione che, inizialmente, risultava impossibile da interpretare. Poi la colf si è affacciata alla finestra e ha visto la scena che non avrebbe mai voluto vedere. Ed è corsa giù per le scale.
Tramite le sue manovre ha soccorso il piccolo e lo ha fatto respirare di nuovo, prendendolo in braccio e scuotendolo.
Anna, com’è riuscita a salvare Tommaso?
«Dio mi ha dato la forza di farlo, in quei momenti. Mi ha dato la forza di aiutarlo e di rianimarlo. Io sono molto credente e anche adesso continuo a pregare incessantemente. Prego dalla mattina alla sera».
Avevate notato qualcosa di strano nel comportamento della babysitter?
«Lei aveva un comportamento normale. Non si vedeva nulla di strano. Non è vero che io ho dichiarato che era pazza, come ha affermato qualcuno».
Come trascorre queste giornate così drammatiche?
«Io lavoro e continuo a pregare, sempre. Non sapete quante volte recito il Padre nostro, mi dà la forza per andare avanti nonostante il dolore di questi giorni. Sono molto credente».
Qual è il suo desiderio, in questo momento?
«Speriamo che il piccolo si riprenda, perché vogliamo bene al bambino. Posso augurarmi solo questo, che ritorni a casa prima possibile».
Tutta Soliera, ma non solo, spera con Anna che il piccolo possa ritornare presto a casa da mamma e papà. Le manifestazioni di solidarietà rivolte alla famiglia sono tantissime e arrivano da tutta Italia, tanta è stata la risonanza del caso. Le condizioni del bambino, ricoverato al Maggiore, sono gravi, ma non sarebbe in immediato pericolo di vita. È
Serena Arbizzi
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