Mantova, Lunetta è a corto di dottori: «Serve subito un ambulatorio»
Nel quartiere e nelle zone circostanti sono attivi soltanto due medici di base. I consiglieri Bertellini e Costani propongono l’istituzione di un polo infermieristico: «Ma occorrono nuovi dottori»
MANTOVA. Sempre meno medici per gli abitanti (più di ottomila) dei quartieri della periferia est della città, Lunetta, Frassino e Virgiliana. Se fino a qualche anno fa questa fetta importante di città poteva contare sulla presenza di cinque ambulatori ora i medici sono solo due, a cui se ne aggiunge un terzo in libera professione.
«Alla fine di maggio se ne è andata una dottoressa che esercitava nel quartiere da un po’ di tempo come sostituta – spiega Lidia Bertellini, consigliere comunale e presidente dell’associazione di quartiere Vivere la città – è un grosso problema, perché se molti possono cercare altri medici, magari in altre zone della città (se li trovano), ci sono anziani e persone con grossi problemi di mobilità che non possono andare in centro o in altri quartieri per avere una ricetta o per fare una visita. Ritengo che le istituzioni sanitarie debbano trovare una soluzione. Una proposta che mi sento di fare è quella di istituire un ambulatorio di prossimità, con infermieri che ogni mattina possano erogare una serie di servizi agli abitanti. Non parlo di volontariato, penso ad una iniziativa ufficiale di Ats o Asst».
Il problema della carenza di medici, naturalmente, non viene vissuto soltanto a Lunetta e nella periferia orientale. Basta pensare a quei comuni della provincia che hanno perso il medico di base e i cui sindaci si sono mobilitati per chiedere alla Regione di prendersi carico di questa grave lacuna del servizio sanitario pubblico.
Con Bertellini si sta muovendo Gloria Costani, anche lei consigliere comunale e per anni medico di famiglia con ambulatorio proprio a Lunetta.
Oggi è in pensione ed esercita l’attività in regime di libera professione. «Stanno venendo al pettine i nodi trascurati per anni nell’organizzazione della medicina di base – spiega Costani – a livello locale, le istituzioni sanitarie (Ats Val Padana e Asst, ndr) stanno cercando di trovare un medico in più per questi quartieri, ma è difficile. Innanzitutto a Mantova non se ne trovano, anche a causa di quella poco lungimirante idea del numero chiuso nelle università. Ma non è solo quello. Soprattutto i giovani medici non sono incentivati ad aprire ambulatori, che hanno costi di gestione molto elevati. Questo è il problema generale. Per quanto riguarda Lunetta, Frassino e Virgiliana concordo che occorra trovare una soluzione (come per i comuni rimasti senza medico), perché non tutti riescono a spostarsi in autonomia per raggiungere un ambulatorio in centro. Molti anziani non hanno nessuno che li accompagni».
Lunetta è un quartiere popoloso e popolare che nel corso degli anni ha perso servizi utili, come il supermercato (che non ha ancora riaperto).
Se a Frassine sono attivi alcuni negozi di vicinato, a Lunetta il tessuto commerciale si è completamente depauperato. Anche in questo caso, come in quello del servizio sanitario, i più penalizzati sono gli anziani e in generale chi ha forti difficoltà di spostarsi autonomamente. «Spero che si riesca a trovare qualche medico in pensione disposto a venire un paio di giorni la settimana per le ricette – dice Bertellini – almeno in attesa di una soluzione definitiva».