L’Udinese resiste alle offerte per Udogie ma compra Buta per la fascia sinistra
UDINE. Spesso due o più indizi non fanno una prova nel calcio mercato, ma aiutano a orientarsi sui possibili sviluppi e le pieghe che possono prendere certi affari.
La premessa serve per mettere in relazione le insistenti voci che riguardano Destiny Udogie, il classe 2002 per il quale si sta formando la fila delle pretendenti fuori dalla porta della sede bianconera, e quelle relative all’arrivo di un giovane esterno sinistro che potrebbe coprire le spalle al bianconero, o addirittura prenderne il posto qualora l’Udinese cedesse all’offerta irrinunciabile per l’esterno acquistato dal Verona lo scorso anno e già riscattato (per complessivi 5 milioni) lo scorso fine aprile.
Dal Portogallo, infatti, sono sicuri che Gino Pozzo abbia messo già nero su bianco con lo Sporting Braga per portare in Friuli un altro classe 2002 come Leonardo Buta. Secondo i media lusitani, con “Record” a darne la notizia tra i primi, l’esterno mancino dello Sporting avrebbe già sostenuto le visite mediche e apposto la sua firma sul contratto che lo legherebbe all’Udinese fino al 2027.
Sarebbe questo il regalo di compleanno più gradito da Buta, atteso domenica 5 giugno dalla torta con le venti candeline da spegnere. I portoghesi sono anche certi che l’operazione si sia conclusa con discreta celerità, il che da un lato conferma la fama dei Pozzo, bravi a lavorare sotto traccia per poi spiazzare la concorrenza a cose fatte, ma dall’altra potrebbe indicare anche l’apertura a una cessione di Udogie. E questo non perché non si voglia portare a termine il progetto di valorizzazione di un esterno letteralmente esploso nel girone di ritorno, ma perché le big hanno messo nel mirino l’azzurrino, tra l’altro appena rientrato anticipatamente dalla convocazione con la Under 21, segno che quel problemino muscolare all’altezza del pube rimediato a Salerno non è stato ancora del tutto superato, come d’altronde si era accorto ben prima il ct Roberto Mancini, che lo rispedì a Udine al primo giorno dello stage dedicato alla scoperta di giovani d'interesse nazionale, subito dopo la fine del campionato.
Ecco, appunto, che Udogie sia “d’interesse nazionale” se ne sono accorti in molti, l’Atalanta è stata tra le prime, seguita a ruota dall’Inter, dalla Juventus, che punta a un’accoppiata tutta friulana con Nahuel Molina, e negli ultimi giorni anche dalle inglesi Brighton e Arsenal.
Tutte domande a cui la società ha risposto con un “no grazie” accanto ai 25-30 milioni di valutazione. Troppi? Non per un esterno sinistro di 19 anni che ha stupito per personalità e intraprendenza, mettendo a segno 5 gol e 3 assist in 34 partite, sfiorandone poi altri, leggi il palo di Firenze e il miracolo di Alessio Cragno al Friuli col Cagliari.
Udogie ha fatto il vuoto su quella fascia, al punto da mettere in secondo piano anche l’assenza di un reale competitor (Marvin Zeegelaar, poi utilizzato da centrale difensivo), mentre sulla corsia di destra Nahuel Molina aveva “il cambio” in Brandon Soppy, senza contare che presto si aggiungerà Festy Ebosele, convocato sabato 4 giugno con l’Irlanda in Andorra per la Nations.
È per tutti questi milioni di motivi che l’Udinese alla fine potrebbe pensare a una cessione, parlandone magari anche con l’Arsenal, là dove è già rientrato dal prestito Pablo Marì.