Ospedale Oglio Po, dimezzati i posti letto in Cardiologia
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Reparto ridimensionato in previsione della carenza di personale durante le ferie estive. La riduzione fino al 2 ottobre
VICOMOSCANO (CR). Sono stati ridotti i posti letto della Cardiologia dell’ospedale Oglio-Po. Il reparto è stato sostanzialmente più che dimezzato: di fatto rimane a disposizione solo una stanza di degenza (da quattordici a cinque posti letto, di cui uno in astanteria).
L’attività di ambulatorio prosegue regolarmente; ma, per il resto, si dovrà fare riferimento ad altri ospedali. Il provvedimento di ridimensionamento ha natura temporanea: resterà in vigore sino al prossimo 2 ottobre. La decisione è stata presa per garantire la continuità del reparto anche nel periodo estivo, quando bisogna fare i conti con le ferie del personale.
Dietro, peraltro, ci sarebbe anche una motivazione più strutturale, e probabilmente di non facile risoluzione: la carenza di medici specialisti, che si riscontra in verità a livello nazionale. In questo momento risulta piuttosto complicato, non solo all’Oglio-Po, disporre del numero di medici necessario per coprire reparto, ambulatori e turni notturni.
«La preoccupazione - afferma il bozzolese Luca Dall’Asta, infermiere e rappresentante sindacale al presidio ospedaliero di Vicomoscano - è tanta. Che nel periodo estivo si assista a un ridimensionamento dell’attività può essere messo in conto; ma all’azienda socio-sanitaria territoriale di Cremona abbiamo già fatto presente che bisogna fare il possibile per assumere personale, incentivare quello già presente a non andarsene, prendere i provvedimenti organizzativi necessari per preservare il livello del servizio».
Secondo Dall’Asta, alcuni segnali in tal senso, che farebbero ben sperare, sono stati lanciati: «Partiranno dei bandi per la ricerca di medici specialisti, e si sta cercando di intercettare i giovani specializzandi. Nel Piano organizzativo aziendale strategico (Poas), inoltre, la Cardiologia dell’Oglio-Po è stata mantenuta come “struttura complessa”, dotata di primario e rianimazione: ciò dovrebbe in qualche misura renderla attrattiva per i medici».
Le voci sul possibile taglio circolavano da settimane, tanto che qualcuno aveva posizionato sulla rotatoria di ingresso dell’area ospedaliera un cartello con la scritta “Cardiologia non si tocca”. “Rive Gauche” (circolo di sinistra di Casalmaggiore) già da qualche giorno è intervenuto pubblicamente per protestare contro le politiche dei tagli, soprattutto in un territorio – come quello Oglio-Po – che ha già pagato tanto in termini di diminuzione dei servizi.