Padova, muoiono a 20 minuti di distanza dopo settant’anni di matrimonio
PADOVA. Uniti nella vita. Uniti nella morte. Martedì pomeriggio, in un’abitazione di via Giordano Bruno, i coniugi Mario Lorenzoni, di 94 anni e la moglie Gianna Antonietta Carraro, 89 anni, sono morti, entrambi d’infarto, a distanza di venti minuti l’uno dall’altro, mentre stavano facendo un riposino al fresco, sul letto matrimoniale, nelle ore più calde della giornata. Lasciano due figli, entrambi maschi: Diego, cuoco e ristoratore e Roberto, personal trainer conosciuto nel mondo delle palestre padovane.
È stato Roberto a confermare la voce che si era diffusa per la città durante il funerale dei suoi genitori, che è stato celebrato venerdì pomeriggio alle 16 nella chiesa parrocchiale di Santa Croce.
«Si, proprio così», ha detto Roberto Lorenzoni, «Dopo che li abbiamo trovati già morti martedì pomeriggio sul loro letto, sono stati trasportati in ospedale e sono stati i medici a dire che entrambi erano deceduti per un malore improvviso ad una distanza di venti minuti l’uno dall’altra. Incredibile. Sono morti uno accanto all’altro dopo oltre 70 anni di matrimonio. Avevano già una certa età, ma ci mancheranno tanto».
Al funerale, celebrato dal parroco don Egidio hanno partecipato solo i familiari più stretti e gli amici più intimi della coppia e dei figli. «Uniti nella vita e uniti nella morte», ha detto nell’omelia don Egidio. «Che il Signore li accolga in pace nella sua infinita casa dell’eternità. Se ne sono andati via entrambi in silenzio dopo che avevano coronato il sogno di un grande amore durato oltre 70 anni». Alla fine della messa i coniugi sono stati portati al Cimitero Maggiore di Chiesanuova, dove, su loro volontà, saranno entrambi cremati.
Lei era casalinga. Lui, prima di andare in pensione, è stato uno degli orologiai artigianali più bravi della città. Sapeva anche riparare gli orologi antichi, tra cui quelli d’oro. Per un lungo periodo ha anche lavorato da Rocca, uno dei più rinomati negozi di gioielli e orologi di Padova, con clienti che, provenienti anche da fuori città, si rivolgevano direttamente a lui perché lo consideravano un grande artista nel suo settore.
«Me lo ricordo», dice Alberto Cisotto, titolare del negozio di alimentari di Sotto il Salone “La Bottega Veneta”, riferendosi a Mario Lorenzoni. «Un signore d’altri tempi. Sempre gentile e sempre disponibile con tutti».