Fonderia a Treviso, Home Rock Bar venduto all’asta. Pronto a riaprire già il prossimo settembre
TREVISO. Un nuovo capitolo per il futuro dell’Home Rock Bar in zona fonderia è quello che si apre con l’acquisto dei beni “mobili” dello storico locale da parte del gruppo Moro, avvenuto nel maggio scorso. Le voci che si rincorrono da settimane parlano di una probabile ripartenza, magari già da settembre, sempre nel segno dell’immaginario rock, delle chitarre appese e dei lampadari “svolazzanti”.
Sì, perché l’originale allestimento del locale, le attrezzature, il bancone, le cucine, i tavoli, le sedie, in questi mesi di chiusura “forzata” sono sempre rimasti lì e tolta un po’ di polvere sono pronti a “suonare” ancora. Dopo i due anni di pandemia, dunque, uno dei locali simbolo della Fonderia potrebbe riaprire i battenti. Il condizionale è d’obbligo perché si tratta ancora di rumors ma di certo c’è che l’asta bandita nell’ambito della procedura fallimentare della società Home.srl è andata in porto al primo tentativo e ha visto anche un significativo rialzo del valore complessivo del materiale in vendita.
La procedura è stata gestita per via telematica nella piattaforma della casa d’asta Aste33: partendo da un stima di 16.500. Un rilancio dopo l’altro, si è arrivati all’aggiudicazione definitiva per 50 mila euro. È la dimostrazione che dopo la crisi della pandemia c’è molta voglia di ripartire e di investire sul settore dell’intrattenimento.
A spuntarla sull’agguerrita concorrenza di un gruppo padovano sono stati gli attuali proprietari dell’immobile al civico 73 di via Fonderia: il gruppo Industrial Forniture Moro. Ovviamente non sarà l’azienda trevigiana riconducibile ai due fratelli Walter e Vittorio Moro a gestire direttamente il locale ma è probabile che attraverso la formula della “cessione di ramo d’azienda” i proprietari si affidino a uno staff con esperienza già maturata nel settore.
Prima ancora del Covid a mettere in difficoltà l’Home Rock Bar aveva contribuito soprattutto l’impatto dell’Home Festival, al parco di San Giuliano nel 2019. Il mare di debiti generati nella gestione del festival aveva fatto naufragare sia l’ammiraglia “Home Entertainment” (poi ribattezzata Output e dichiarata fallita nel dicembre del 2020) sia la “primigenia” Home srl (in liquidazione dal 2020 e fallita nell’ottobre dell’anno scorso).
Alcuni creditori del festival, in particolare la ditta di service Imput, tra le più penalizzate, aveva ottenuto a carico di Home.srl anche il sequestro conservativo dei beni e non è escluso che possa ottenere parziale ristoro proprio da questa vendita.
L’edizione 2019 dell’Home Festival alle porte della laguna, avrebbe dovuto essere la prima di 9 edizioni sulla base di un accordo di esclusiva stipulato dal fondatore Amedeo Lombardi con il comune di Venezia e Vela. Quel contratto nel frattempo è stato sciolto ma è evidente la volontà di mantenere in vita il progetto: negli ultimi anni infatti sono state costituite nuove società (la Home Festival srl e la Home Rock Bar fondate nel 2019) e coinvolte nuove figure, come la promoter Emanuela Virago e Jonatan Bin, anche l’attività social non si è mai fermata.
Come un'araba fenice la storia iniziata nel 2008 potrebbe ripartire lì da dove è iniziata? Chi vivrà vedrà.