Liceo Linguistico Canova di Treviso, dieci “centini” nelle due quinte. Tutti i nomi e le foto
TREVISO. Corina sogna come regalo di maturità la cittadinanza italiana, Giulia vorrebbe lavorare al Suem come sua madre e Alessandro sarà un cervello in fuga. Ecco le tre “lodi” alla maturità delle classi quinte E e F del liceo linguistico Canova di Treviso, che fa incetta di centini.
Nella sezione E ci sono tre studentesse uscite dall’esame di stato con il massimo dei voti: Anna Garetto e Lucrezia Pagotto con il 100 mentre Giulia Dani con 100 e lode. Nella sezione F invece si sono diplomati con 100 Elena De Vecchi, Chiara Favaretto, Margherita Frassetto, Giorgia Manao e Michela Zanatta, mentre Corina Nicoletta Bratuleanu e Alessandro Rosi hanno ottenuto anche la lode.
«Il merito di questo risultato è dovuto non solo al mio impegno - commenta Corina Bratuleanu - ma anche ai miei professori, ai miei compagni di classe e alla mia famiglia, che mi hanno sostenuta durante i periodi di crisi per la pandemia. Adesso studierò lingue a Ca’ Foscari per fare un lavoro che mi permetta di relazionarmi con persone nuove». Corina è nata in Romania ma è venuta in Italia all’età di tre anni e proprio in questi giorni ha avviato le pratiche per richiedere la cittadinanza italiana. «Io mi sento italiana, pur essendo affezionata alle mie origini – continua – sono madre lingua e ho completato tutti i cicli scolastici qui. Penso che lo Ius Scholae sia una buona idea e meriti di essere preso in considerazione perché si tratta di uguaglianza di diritti».
Giulia Dani pratica atletica leggera a livelli agonistici e si è classificata seconda ai campionati italiani del 2018 nei 400 metri a ostacoli.
«È stata premiata la mia capacità di conciliare la carriera sportiva con quella scolastica – spiega la campionessa – oltre all’esame, dove ho creato collegamenti interdisciplinari sul tema del rispetto dell’ambiente, a cui mi ha sensibilizzata il prof di Scienze Fulvio Ervas. Noi tutti siamo chiamati a fare la nostra parte ma il problema del cambiamento climatico è ormai così grande che i potenti del mondo dovrebbero agire subito e soprattutto ascoltarci quando manifestiamo. Adesso studierò medicina per seguire le orme dei miei genitori, mia madre lavora al Suem e mio padre è informatore scientifico».
Infine Alessandro Rosi, che si è impegnato come rappresentante di classe per 5 anni e d’Istituto per 3 anni, ha già la valigia in mano: «A settembre mi trasferirò a Parigi per frequentare una Business School che poi mi porterà a studiare anche a Madrid e Londra, per laurearmi in management e lavorare all’estero»