Atletica, Gaia Sabbatini: “A Eugene sono di casa. Gara difficilissima, caldo e tante spinte, ma obiettivo raggiunto”
Una gara complicata, forse più del previsto trattandosi comunque di una batteria di qualificazione, ma Gaia Sabbatini ha centrato l’obiettivo: l’azzurra nella notte italiana ha conquistato la quinta posizione nella batteria dei 1500 metri femminile, aggiudicandosi inoltre un posto in semifinale senza passare per il ripescaggio.
Nonostante il caldo e una sfida serrata tra le atlete in gara, l’azzurra ha chiuso in 4:07.82 preceduta da chi ha tagliato per prima il traguardo nella sua batteria, l’etiope Hirut Meshesha (4:07.05) e, a seguire, dalla britannica Laura Muir (4:07.53), l’australiana Georgia Griffith (4:07.65) e la statunitense Sinclaire Johnson (4:07.68).
Le difficoltà non mancavano, anche per come si è sviluppata la gara, ma il traguardo prefissato è stato raggiunto. Ecco il commento dell’abruzzese ai microfoni della FIDAL: “Missione compiuta, era questo l’obiettivo che mi ero posta, arrivare tra le prime sei senza dover essere ripescata e ci sono riuscita. Sono felice ma anche un po’ stanca, visto il caldo e che era la prima gara internazionale importante di quest’anno, era dalle Olimpiadi dello scorso anno che non facevo una gara così prestigiosa“.
Prosegue l’azzurra: “A Eugene ormai sono di casa, è la terza volta che vengo qui in un anno, conosco bene lo stadio, il pubblico è caloroso, inoltre proprio qui ho siglato il mio personale più di un mese fa (terza tappa della Diamond League, 4:01.93, ndr), mi sento a mio agio e non vedo l’ora di scendere di nuovo in pista. La mia tattica era quella di rimanere sempre tra le prime, volevo assolutamente piazzarmi nelle prime sei posizioni; è stata una gara difficilissima, siamo partite molto lente, ci siamo date tante spinte e per questo ho sofferto ma sono felice perché l’obiettivo è stato raggiunto“.
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