San Savino, i giostrai lasciano Ivrea: «Spezzare la festa una pessima idea»
IVREA. San Savino senza giostre, quasi un ossimoro per chi è affezionato alle tradizioni. Colpa della novità dell’edizione 2022, spalmata su due fine settimana a causa della concomitanza dei mondiali di canoa slalom che si sono tenuti dal 5 al 10 luglio. Una scelta obbligata quella del Comune che ha però spiazzato gli operatori dello spettacolo viaggiante che avevano già in programma altri impegni. Risultato? La tre giorni clou delle patronale in programma questo fine settimana dovrà fare a ameno del Luna Park.
La polemica è nata sui social quando lunedì mattina qualcuno ha visto i giostrai smontare le attrezzature e lasciare l’area mercatale. A dare fuoco alle polveri, con un post su Facebook, è Berto Claudi operatore di spettacolo viaggiante che con la sua famiglia frequenta da decenni la festa patronale. «Ivrea ha sempre rappresentato una buona piazza per noi con buoni, e in alcune occasioni, ottimi incassi, tranne quest’anno - spiega Claudi -. L'aver scorporato le manifestazioni ha fatto in modo che molti miei colleghi non sono nemmeno riusciti a coprire le spese di Enel e plateatico perché di gente se n’è vista davvero poca all’area mercatale». Di contro il centro cittadino con i vari eventi organizzati dal Comitato eventi Ivrea era pieno di persone.
In verità va detto che il Comune ha tentato di trattenere in città i giostrai anche per il secondo fine settimana di San Savino stanziando 2.500 euro per venire loro incontro. Un contributo economico a copertura del 50% delle spese sul plateatico. Ma questo non è bastato perché molti operatori non sapevano dei due weekend di festa e avevano in calendario già altri impegni a cui, visto anche i magri incassi non hanno voluto rinunciare. «Non chiedevamo sconti - precisa però Claudi . Noi volevano lavorare come sempre in concomitanza con la fiera dei cavalli, con la vera festa patronale di Ivrea».
Critiche in realtà sono piovute anche sul Luna Park per i prezzi esorbitanti e per il fatto che, a causa del caldo, le giostre abbiano aperto i battenti con un’ora di ritardo.
In molti hanno criticato il Comune per l’aver spezzato la manifestazione su due momenti: «Quella dei mondiali di canoa poteva essere un’occasione per attrarre in città un pubblico nuovo e diverso. Il pubblico della canoa la sera avrebbe potuto tranquillamente partecipare alla nostra festa patronale».
Sulla necessità di spalmare la festa su due fine settimana è intervenuta la vicesindaco Elisabetta Piccoli: «Con questo caldo era impossibile tenere i cavalli nel centro cittadino e l’unico spazio disponibile, come chiesto anche dagli organizzatori della fiera, era l’area del parco Dora Baltea occupata però dall’evento sportivo. Per questo la fiera di San Savino è stata spostata, rispettando la data della processione e accompagnandola con una serie di eventi di grande successo. Tutto può essere migliorato, a partire dallo spirito di chi si diverte a fare polemica sterile ma poi non è mai disponibile a lavorare insieme per il bene della nostra comunità».