Cure psicologiche al poliambulatorio, un premio a Ivrea
IVREA
L’iniziativa era stata avviata in via sperimentale nel 2019, al poliambulatorio di via Ginzburg. Dotare il territorio di un centro psicologico di cure primarie era un progetto di Apap (associazione per lo studio della psicologia analitica e dello psicodramma junghiano) e Asl/To4.
Tempo pochi mesi e il mondo ha fatto i conti con la pandemia e gli effetti - anche psicologici - sulle persone. Tutti sono piombati in una situazione oscura e sconosciuta. Così, il neonato centro di cure primarie, che si avvale delle professionalità dell’Asl/To4 e della Scuola di specializzazione in psicoterapia di Ivrea, è diventato strategico nel costruire un’esperienza tale da ottenere il terzo posto a livello europeo della commissione europea Eu health award 2021per il tema della salute mentale, categoria ong e organizzazioni non profit. Il premio è stato assegnato all’associazione Apap per il progetto denominato Assistenza psicologica nell’ambito delle cure primarie per contrastare gli effetti psicosociali dell’emergenza Covid-19, sostegno a individui, famiglie, caregiver e comunità di aiuto. A Brussels, il premio è stato ritirato da Riccardo Bernardini e Alessandra Agnolon, in rappresentanza di tutto il gruppo di lavoro.
Il servizio è stato avviato nell’aprile 2020, in risposta a un bando della Compagnia di San Paolo e con il sostegno del Fondo di beneficenza e opera sociali di Intesa Sanpaolo. Nei primi due mesi, erano state evase cento chiamate. Il valore innovativo del progetto pilota consiste nel fatto che ha una base territoriale ma è orientato anche allo sviluppo scientifico e organizzativo di nuovi modelli. Opera in stretta sinergia con la medicina territoriale. In tempo di Covid, è stato attivato un accesso diretto con una linea telefonica e l’appoggio non si è mai interrotto.
Nelle fasi acute dell’emergenza, durante i lockdown, il servizio è stato erogato a distanza per coinvolgere più persone possibile, e potenzialmente quelle più esposte alle conseguenze della pandemia, a cominciare dall’isolamento sociale e geografico, la fragilità economica e la difficoltà a rivolgersi ai servizi. Non solo. Il gruppo di lavoro, oltre a psicoterapie brevi e interventi di supporto, ha promosso consulenze alla medicina del territorio e avviato una supervisione clinica e monitoraggio sugli interventi erogati.