Pavia, le querce al Chiozzo tagliate con le erbacce
PAVIA. Della ventina di piccoli alberi piantate a fine marzo non rimane più niente, i recenti interventi per tagliare l'erba nel parco di via Rina Stella Monti (zona Chiozzo) hanno distrutto il lavoro di volontari e residenti. Una sorta di reset rispetto alle piantine che erano state messe per rendere più bella la grande area verde. Piccoli arbusti intitolati a donne che hanno dedicato la propria vita alle scienze o all’attivismo ambientale: ad esempio la quercia della stessa Rina Stella Monti (biologa, prima donna in cattedra nel 1907) il biancospino di Eva Mameli (botanica e mamma di Italo Calvino) ed un bagolaro per la fisica Rita Brunetti.
Al momento rimane solo una distesa gialla di erba secca, pure abbastanza alta, dove è difficile accedere: i sentierini in discesa risultano invasi dalle sterpaglie. Paradossalmente, oltre a non accorgersi della presenza delle piantine, chi ha fatto i lavori ha pure evitato di vedere i piccoli tubi in plastica messi attorno agli arbusti per favorirne la crescita: anche quelli sono stati tranciati.
L’area incolta di Pavia Ovest, messa a disposizione dal Comune, era stata al centro di un patto di collaborazione della durata di un anno fra lo stesso Palazzo Mezzabarba ed una rete di associazioni (Calypso, Amici dei Boschi, A Ruota Libera, Centro di Ricerca e Cura, Fridays for Future) coinvolgendo sei volontari impegnati ad irrigare gli alberi nei momenti di siccità e a proteggerli dalle lepri e dai decespugliatori, oltre a concimare il terreno e a coprirlo con la giusta pacciamatura. Dato il colore del terreno è evidente che la crisi idrica stia influendo, pur se i ragazzi dei Fridays fanno sapere di avere irrigato almeno una volta a settimana. Rimane però l’eradicazione di quanto piantato negli scorsi mesi: il patto prevede infatti che sia il Comune a doversi occupare dello sfalcio del verde.
Dopo settimane di inerzia i rappresentanti delle associazioni avevano fatto sentire la loro voce a Palazzo Mezzabarba che immediatamente aveva attivato Asm: è la società di via Donegani, infatti, a gestire il servizio in città. Ebbene, gli interventi sono stati effettuati circa un mese fa senza però tenere conto di quanto piantato. Risultato, la ventina di arbusti è stata completamente eradicata lasciando il vuoto. Una situazione che ha scatenato la reazione delle associazioni e degli stessi residenti. Pronta però la risposta di Asm che rimanda lo stato dell’arte al Comune. «Asm ha svolto l'intervento di sfalcio completo dell’area su richiesta del Comune che non ha segnalato la presenza di piantine. A causa dell’erba molto alta non si potevano vedere».