Anna Marino è la centina del liceo artistico Munari di Vittorio Veneto
VITTORIO VENETO. È Anna Marino, la studentessa modello del liceo artistico Munari. Vittoriese, è l’unica ad avere centrato il cento alla maturità. Un risultato in controtendenza, vista la pioggia di centini registrata negli ultimi anni un po’ in tutti gli istituti superiori cittadini.
«Tra gli studenti delle cinque classi quinte del Munari solo la bravissima Anna Marino ha preso il massimo dei voti», commenta il dirigente scolastico Giulio Venturi, «sui punteggi finali ha pesato un po’ il fatto che il nostro liceo non ha allentato l’attenzione sul rigore della valutazione, neppure nei periodi più difficili della pandemia. Quest’anno l’esame al liceo artistico ha previsto quattro giornate di prove scritte più l’orale, impegnando i candidati più intensamente rispetto al recente passato».
Anna, allieva della 5 C Arti figurative, si iscriverà all’accademia delle Belle Arti di Venezia, corso di decorazione.
«L’anno scorso ero indecisa se iscrivermi a medicina, ma quest’anno ho deciso di continuare il mio percorso. Amo l’arte, non riuscirei a vivere senza. Spero in futuro di poter lavorare in questo mondo». La neo diplomata ha già realizzato sculture, installazioni, illustrazioni, fumetti e video. Molti suoi progetti sono stati interrotti a causa del Covid. «Diversi concorsi con la scuola sono stati annullati o non è stato possibile portarli a termine», racconta un po’ amareggiata.
In terza superiore Anna Marino era stata selezionata per la Biennale dei licei artistici italiani. «Per motivi logistici legati alla pandemia non sono riuscita a inviare la mia opera definitiva a Roma, ma soltanto le foto del bozzetto. Prevedeva un’installazione abbastanza ingombrante che, senza l’aiuto di alcuni professori, non sarei riuscita a realizzare da sola. Il mio lavoro è stato pubblicato sul sito della Biennale, è stata una bella soddisfazione».
Vincente nello studio, ma anche nello sport. Pratica l’atletica a livello agonistico con la società “Vittorio atletica” e si diletta per conto proprio con ciclismo, sci di fondo e nuoto. Sul fatto di essere stata l’unica centina del Munari dice: «Non me l’aspettavo. In questi anni ho cercato di apprendere il più possibile, alla fine ho cercato soltanto di fare il mio dovere».