Accordo tra Caleffi e sindacati: torna il premio per i lavoratori mantovani
MANTOVA. Dopo sette anni torna il premio per i dipendenti dell’azienda di biancheria per la casa Caleffi di Viadana che come tutte le ditte del settore ha visto tornare a crescere i suoi fatturati negli anni Covid. Dopo sei mesi di trattativa, il 26 giugno è stato firmato tra azienda e sindacati di categoria Filctem Cgil e Uiltec Uil il contratto di secondo livello che prevede un riconoscimento tra i 300 e gli 800 euro a secondo dei risultati raggiunti.
«Finalmente è stato costruito e firmato il nuovo contratto aziendale in Caleffi dopo sei mesi di trattative – spiega la segretaria della Filctem Carla Chiusi – per le lavoratrici e i lavoratori della Caleffi è sicuramente un risultato positivo raggiunto dopo aver vissuto anni di difficoltà ed essere passati attraverso un contratto di solidarietà aperto nel 2019. Devo dire che da quel momento la prospettiva negativa si è invece trasformata in risultati ottimi dal punto di vista dei risultati aziendali, tanto da raggiungere gli obiettivi di fatturato con un anno di anticipo rispetto al piano industriale, grazie anche alla collaborazione e disponibilità di tutte le maestranze e soprattutto dovuto alla pandemia che, nel lungo periodo di lockdown, ha privilegiato i prodotti per la casa, come quelli di Caleffi».
Risultati che hanno permesso ai sindacati «di iniziare un percorso che portasse un risultato economico anche per le lavoratrici e i lavoratori che fino ad oggi non hanno mai avuto un contratto che abbia pagato i loro sforzi – racconta ancora Chiusi – Il premio è diviso in due parti, una legata alla redditività e una alla produttività dei vari reparti. L'accordo è stato sottoposto ai lavoratori per l'approvazione ed è stato votato in modo favorevole all’unanimità».
Il precedente premio risaliva al 2015 ma i parametri allora fissati non erano mai stati raggiunti «quindi in realtà possiamo dire che siamo ad un vero e proprio esordio» spiega il segretario generale della Uiltec Giovanni Pelizzoni nel raccontare che «dopo anni difficili, passando anche da un contratto di solidarietà difensivo, si è arrivati a un 2020 durante il quale come tutte le attività legate alla casa, complice il lockdown ma non solo, anche i prodotti della Caleffi hanno trovato un nuovo slancio: i bilanci sono tornati decisamente in attivo e i volumi in ripresa. Secondo noi buona parte del merito è dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori che in condizioni difficili hanno responsabilmente continuato ad operare producendo e spedendo i prodotti ordinati online».
Dopo i risultati positivi anche del 2021 «e dopo aver condiviso con l’azienda un accordo per il 2020 e 2021 con un tangibile segnale riconosciuto ai lavoratori – prosegue il sindacalista – ci siamo concentrati sul premio per il 2022, 2023 e 2024, ottenendo un buon risultato: se tutto andrà bene si potrà arrivare a 800 euro con un aumento significativo del valore economico, riconfermati anche i ticket restaurant e sulla parte normativa aumentiamo i momenti di confronto su temi importanti quali l’analisi del budget produttivo e relativa pianificazione, organizzazione del lavoro con particolare attenzione ad organici ed orari, mercato del lavoro e tipologie contrattuali, introduzione di nuove tecnologie e valutazioni sulle sue ricadute occupazionali».
Infine anche il capitolo salute, sicurezza e ambiente viene arricchito in particolare su specifiche problematiche legate all’invecchiamento attivo sul lavoro, le posture e la prevenzione delle malattie professionali. Insomma «è partita una nuova stagione di relazioni sindacali – conclude Pelizzoni – in una importantissima azienda del territorio che occupa centoventi addetti e che vogliamo valorizzare anche attraverso un rapporto costante tra la direzione e le parti sociali».