Il 21 luglio la Bandabardò e Cisco aprono i concerti a Campo Canoa
MANTOVA. Dopo i concerti in piazza Sordello, dal 21 luglio la musica torna protagonista a Mantova con la riapertura del Bike-In, l’arena di Campo Canoa che, in tempo di Covid, ha permesso alla città di ospitare un ricco cartellone di musica e di spettacoli.
Quest’anno i concerti sono quattro e, fedeli alla linea stabilita per gli altri anni, c’è anche uno spettacolo gratuito, e cioè quello che apre la stagione. Il concerto in questione è parte di una delle tournée più attese nel panorama della musica italiana, e cioè il ritorno sulle scene della Bandabardò dopo la scomparsa del cantante e leader Enriquez (Enrico Greppi). Con loro, a condividere il palco e questa nuova avventura, c’è Cisco, ex cantante dei Modena City Ramblers e a sua volta cantautore con una carriera da solista che lo annovera ormai nel filone della grande musica d’autore.
Lo spettacolo sarà ad ingresso libero e gratuito, senza più gli slot come accadeva gli altri anni; un omaggio alla città voluto da Fondazione Umberto Artioli e dal Comune di Mantova, che in collaborazione con Shining Production organizzano la rassegna, definita fra le più innovative di questi ultimi anni.
A presentare il concerto del 21 luglio è lo stesso Cisco. «In punto di morte Enriquez ha chiesto alla Banda di portare avanti questo viaggio musicale. Quando si sono ritrovati per dar corpo a questa volontà, i membri hanno pensato a varie collaborazione e il primo nome è stato il mio. Sono davvero grato ed emozionato e, allo stesso tempo, vivo questa avventura con la consapevolezza che stiamo facendo un percorso insieme che, fin da subito, è stata la fusione delle nostre storie e dei nostri repertori» spiega Cisco.
Il tour, che è già partito e vede aggiungersi date di continuo, è sostenuto anche da un album di inediti dal titolo Non fa paura. «Devo dire che tutto è nato con estrema naturalezza – racconta Cisco – Si pensava di scrivere un brano nuovo per questa serie di concerti. Poi abbiamo cominciato a parlare, io avevo delle idee e le ho proposte e ci abbiamo lavorato. Sono rimasto sorpreso dal modo di lavoro della Banda. In pochi giorni avevamo sette brani nuovi che abbiamo sistemato in studio. Poi abbiamo aggiunto due omaggi, “Manifesto” e “Onda Grande”, brani già nostri e riarrangiati per l’occasione, e un brano della tradizione, “Una gita sul Po’”. Ci siamo stupiti perché si tratta di un album vero, nato dalla nostra collaborazione ed energia e non previsto all’inizio».
E così, al tour si aggiunge un disco che, però, è presente solo con cinque tracce nella scaletta. «Abbiamo scelto delle canzoni dei nostri repertori e le abbiamo provate. Anche in questo caso, come il pubblico ha già dimostrato nelle prime tappe, il tutto funziona e chi assiste allo spettacolo passa da una canzone all’altra senza difficoltà. Il concerto dura quasi due ore. Il ritmo è serrato, che piace alla Banda e come il suo pubblico sa bene» spiega sempre Cisco.
Che conclude: «Il pubblico, soprattutto quello della Banda orfana di Enriquez, sta dimostrano grande affetto e ricorda a tutti noi che possiamo contare su di loro e che questa avventura musicale di oltre 30 anni di vita deve proseguire. È davvero molto bello».