Rosalia e Antonio appoggiati alla bara bianca del loro piccolo Andrea morto a Sharm. Il sacerdote: “Non sentitevi in colpa”
Una folla composta e stordita dal dolore, mamma e papà dietro alla bara bianca del figlio. Campane e lacrime. L'abbraccio del sindaco Lagalla. Si sono celebrati a Palermo, nella chiesa di San Basilio, i funerali del piccolo Andrea Mirabile, morto a 7 anni, il 2 luglio, a Sharm el Sheikh mentre era in vacanza con i genitori. Una tragedia che resta ancora senza una spiegazione, ma che ha provocato lo sgomento di tutti coloro che conoscevano i genitori Rosalia Manosperti e Antonio Mirabile.
Stamani nella chiesa di via Paruta in tanti hanno voluto unirsi al loro dolore. La bara bianca di Andrea è stata accolta in silenzio. Dietro al feretro c'erano i genitori. Ad abbracciarli due anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che, prima della celebrazione, si è avvicinato e visibilmente commosso ha cercato di sostenerli in questo momento di grande dolore.
A celebrare la messa sono stati i sacerdoti Luciano Ficano e Giuseppe Di Giovanni. «Avete un bambino che sta per nascere, e dategli tanto amore. Non sentitevi in colpa», queste le parole pronunciate da padre Luciano Ficano nel corso della sua omelia. «Non verrà mai meno in voi la presenza di Dio- ha proseguito il sacerdote -, questo peso che la vita vi ha messo addosso vi accompagnerà per sempre, non potrete mai dimenticare Andrea. Un peso che non dovrete portare da soli. Portatemi sempre con voi, vi dice Andrea». E ha concluso: «Auspichiamo che la giustizia umana faccia il proprio corso ma noi pretendiamo la verità».
Tanti interrogativi sulla morte del piccolo
Nel frattempo dubbi e interrogativi continuano a circondare la morte del piccolo Andrea, in seguito a quella che sembrava una intossicazione alimentare. Ma che a causare la tragedia sia stata il cibo è tutto da vedere e proprio per far luce sul giallo la Procura di Palermo, che oltre a quella egiziana indaga sul caso, sentirà nei prossimi giorni i genitori. I pm ora vogliono ricostruire precisamente tutte le tappe della vacanza, apartire dai luoghi in cui sono stati - ci sarebbe stata ad esempio una gita in barca col bambino - fino ai locali frequentati e al cibo mangiato nel resort. I Mirabile hanno raccontato di aver pranzato e cenato solo al Sultan Garden, l'albergo 5 selle sulle rive del Mar Rosso, e mai fuori dalla struttura. Inoltre la coppia ha precisato di aver spesso scelto il ristorante a la carte invece del buffet. Ma, secondo quanto accertato, nessun ospite del resort sarebbe stato male.
Dubbi anche sul malore del padre
Inoltre a lasciare perplessi gli inquirenti sono i sintomi avvertiti prima da Andrea e poi dai genitori, che hanno escluso di avere avuto dissenteria. Antonio Mirabile, che nei giorni della morte del figlio era ricoverato in Rianimazione all'ospedale internazionale di Sharm, ha avuto gravi problemi renali. «Gli abbiamo diagnosticato una insufficienza renale e una infezione alle vie urinarie», dicono i medici del Policlinico di Palermo che lo hanno in cura da quando, con un aereo-ambulanza è stato trasferito nel capoluogo. Una diagnosi che potrebbe far ipotizzare una intossicazione "ambientale" o da contatto più che una intossicazione alimentare.
Due autopsie sul corpo di Andrea
Sul corpo di Andrea sono state effettuate due autopsie; una a Sharm, subito dopo il decesso, una a Palermo. Per conoscere gli esiti degli esami egiziani, effettuati da un collegio di periti venuti da Suez, si dovrà attendere almeno un mese anche se le autorità hanno assicurato che accelereranno i tempi. Ci vorrà del tempo anche per l'esame autoptico effettuato a Palermo, perché i medici legali dovranno esaminare i campioni di tessuto prelevati dagli organi.
La ricostruzione dei fatti
Andrea e la sua famiglia hanno cominciato a star male venerdì 1 luglio. Vomito e nausea che non passavano hanno spinto i genitori a rivolgersi alla guardia medica che si trova vicino al resort. I sanitari li hanno dimessi dopo aver prescritto loro un farmaco contro le intossicazioni alimentari. Ma le condizioni del bambino e del padre non accennavano a migliorare e sabato Rosalia ha chiamato l'ambulanza. Andrea è morto prima di arrivare all'ospedale internazionale di Sharm, nonostante vari tentativi di rianimazione. Il padre è stato ricoverato per giorni in Rianimazione tenuto in coma farmacologico. L'intervento dell'Ambasciata italiana a Il Cairo e del Consolato, ai quali si era rivolta Rosalia Manosperti chiedendo aiuto per poter rientrare presto in Italia, ha consentito il rientro della salma in tempi brevi e il trasferimento di Mirabile al Policlinico di Palermo. Ancora molto provati i genitori del bimbo. «La signora non parla neppure con i familiari», ha detto il loro legale, l'avvocato Gabriele Giambrone che ha nominato suoi consulenti per l'esame autoptico.