Venezia, lo spettacolo dei “foghi” si rinnova, nel cielo un grande messaggio di pace
VENEZIA. C’è il Redentore e c’è l’attesa del Redentore, che fa parte della festa. Una maratona che inizia sin dalle prime ore del pomeriggio. Ma il momento dell’esplosione dei colori nel cielo, alle 23.30 esatte, quello è stato davvero emozionante. Un grande messaggio di pace ha squarciato il cielo veneziano sabato 16 luglio per dare il via alla notte del Redentore, i cosiddetti “foghi” tanto cari alla tradizione.
La festa più amata dai veneziani è tornata alla grande, una data da ricordare. Tra brindisi, polpette, spritz, bottiglie stappate e tanto tantissimo caldo
LA PACE E I COLORI DELL’UCRAINA
Il gemellaggio di Venezia con la città ucraina di Odessa e un inno alla pace. Questo il tema dei fuochi d’artificio proposto dal Redentore 2022 dal titolo “Incanto: i colori della bellezza”, che hanno davvero incantato i centomila presenti
LO SHOW
Nella parte iniziale dello show, oltre al tricolore italiano e al giallo-oro veneziano, hanno trovato posto anche riferimenti all’attualità quando il Bacino San Marco si è illuminato dei colori dell’Ucraina, un chiaro omaggio che la città lagunare ha voluto dedicare ad Odessa, con cui si è gemellata il 29 maggio di quest’anno, oltre ad un messaggio di pace bianco luccicante.
LA GRANDE ATTESA
In migliaia, addirittura 100mila, 70 mila solo quelli ammessi con prenotazione, sono i giovani e meno appollaiati sulle altane, con le gambe in ammollo seduti sulle rive, comodamente sdraiati a terra o svenuti su qualche sedia per l’afa.
TUTTI CON LO SGUARDO VERSO CHIATTE E PONTONI
Autan a fiumi, ma soprattutto tantissima allegria, per un Redentore atteso che i veneziani sentono moltissimo. Ma non solo loro, perché tra il pubblico, tantissimi sono turisti arrivati per la tradizionale festa.
FOLLA UMANA
Delle centomila persone in 42 mila si sono posizionate sulle rive transennate del Molo, delle Zattere e della Giudecca, Riva degli Schiavoni e San Marco, almeno altre 25 mila a bordo delle 3.500 barche in bacino San Marco, molte a remi e tradizionali a motore. E altre trentamila almeno nei palazzi, nei plateatici dei locali e lungo la riva dei Giardini fino a Sant’Elena, al Lido.
C’è chi ha atteso i fuochi nella terrazza di qualche palazzo veneziano, e chi, invece, sopra una barca in bacino con il salso sulla pelle.
CONTROLLI E DISPIEGAMENTO DI FORZE DELL’ORDINE
I vigili del fuoco hanno messo in campo squadre in dieci diverse postazioni, anche ovviamente i sommozzatori per qualsiasi evenienza. E poi, sicurezza, polizia municipale, forze dell’ordine dislocate nelle varie aree della città.
REDENTORE SOCIAL
I social si sono riempiti di foto, selfie con sfondo bacino San Marco, c’è chi ha raccontato per immagini postate sulla pagina Facebook l’intera giornata, consiglieri e assessori compresi, chi ha caricato stories su Instagram, chi su Tik Tok, la piattaforma più giovane. Su Instagram venezia 1600_ official ha mandato la diretta dei 40 minuti dei foghi.
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, attorno alle 21 ha pubblicato Venezia dall’alto, tinta di rosa dalla luce del tramonto: «Il tramonto e le imbarcazioni addobbate in Bacino San Marco. La tradizione veneziana, in attesa dello spettacolo pirotecnico! buona festa a tutti»
ACCESSO REGOLAMENTATO
Replicando il sistema già usato nel 2021, l’accesso da terra alle rive, così come quello dei natanti in Bacino San Marco, è stato contingentato e su prenotazione obbligatoria; per le barche, oltre che dalla prenotazione, l’ingresso è stato regolamentato da apposita ordinanza che ne stabilisce le aree di ormeggio suddivise per tipologia di imbarcazione. Le prenotazioni sono andate esaurite nel tardo pomeriggio.