Delitto di Civitanova, l’autopsia sul corpo di Alika: morto per asfissia violenta e choc emorragico interno
E' stato causato da una «asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno» il decesso del venditore ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenta aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina.
Lo fa sapere «in via preliminare» il procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli «in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica, al fine di una corretta informazione, tenuto conto della particolare gravità e rilevanza del caso».
Un corteo, per il quale è prevista la partecipazione di oltre 500 persone di origine nigeriana, è in programma per sabato prossimo a Civitanova Marche (Macerata). E' stato organizzato dalla comunità nigeriana per condannare la morte di Alika. L’uomo, lo ricordiamo, era stato aggredito dopo la richiesta di elemosina fatta alla fidanzata di Ferlazzo durante la quale Alika avrebbe trattenuto la donna per un braccio.
Un'altra iniziativa di solidarietà si svolgerà stasera sempre a Civitanova Marche, alle 21, in piazza XX Settembre (davanti al Comune) con «appello a partecipare a istituzioni, comunità, mondo dell'associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, partiti, movimenti e cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia».