Gli elettori alle urne: «Servono nuove politiche ambientali e uno stop immediato al caro bollette»
IVREA. Dall’esito di ogni elezione politica dipendono scelte ed indirizzi governativi per i futuri cinque anni della Nazione e domenica 25 è stato un momento per focalizzarsi su quelli che sono, secondo i cittadini, gli interventi che il futuro esecutivo dovrà porre immediatamente in essere per garantire ripresa e benessere.
Fuori dai seggi della scuola primaria Fiorana la dottoressa Rosa Cenzato ha espresso di getto la sua idea: «Si deve garantire continuità all’agenda Draghi, rimanendo aperti verso l’Europa. Coltivo la speranza, debole, che ciò avvenga», Pochi metri ed ecco Giuseppe Candela: «Vanno ridotti i costi delle bollette per l’energia e parallelamente si deve “aggiustare” un mondo del lavoro disastrato creando più opportunità di occupazione ed adeguando le retribuzioni al costo della vita». Ha puntato il dito sull’economia Luisa Ampollini: «Risanarla sarebbe il passo più urgente, che poi avrebbe un effetto a pioggia su tutta la vita del Paese, a cominciare dal lavoro». Sarcastico Gianni Pennato: «Nella mia esperienza di elettore posso dire di aver coperto tutto l’arco costituzionale; ora vorrei che il nuovo governo non facesse nulla perché il mio timore è quando si cerca di fare qualcosa».
C’era gente in coda ai seggi nell’edificio che ospita il Nuovo centro diurno socio terapeutico educativo per disabili in via Sant’Antonio, dove Umberto Ocleppo ha immediatamente additato la sua priorità: «Imperativo sarà occuparsi del caro bollette per aiutare sia le famiglie che le imprese. Ci sono poi anche tanti altri problemi ma in primis occorre fare subito qualcosa per questa pesante situazione». Giovanni Capone, 23 anni, appena uscito dal seggio, ha invitato la prossima compagine governativa ad «occuparsi dei giovani, perché sono il futuro dell’Italia, e poi dell’ambiente, da cui dipende il futuro del mondo».
Flusso di elettori regolare anche alla scuola secondaria di primo grado a Banchette. Daniele Burzio teneva in braccio sua figlia dopo aver votato: «La cosa più importante è calmierare i costi delle bollette per permetterci di superare questo inverno. Occorre anche, più in generale, supportare le famiglie perché sono una delle componenti maggiormente importanti della società per la loro funzione nel crescere i figli». «Il tema più impellente rimane il caro energia - ha affermato, a poca distanza, Giuseppe Speranza, 31 anni -. Al di là dei sacrifici, che potremmo momentaneamente sopportare, occorrono programmi di lungo periodo con politiche energetiche che guardino al futuro. Importante è anche adoperarsi per rinsaldare l’unità europea ed abbracciare, tutti insieme, politiche estere che aiutino a risolvere tragedie come quella Ucraina».
Seggi nella scuola primaria di Montalto Dora e anche qui emergono le medesime, indifferibili problematiche. Adriana Mangolini: «Si devono togliere tutte le accise sulle bollette per dare respiro alle famiglie e alle imprese. Se queste ultime chiudono avremo nuovamente un incremento della disoccupazione che invaliderebbe quanto abbiamo faticosamente recuperato in questi due anni». Per Michele Brizzi è fondamentale «che si faccia, il prima possibile, il nuovo governo e che quest’ultimo tolga dalle bollette l’Iva ed alcune accise per agevolare famiglie, imprese ed associazioni sportive. Riuscire poi, attraverso le fonti rinnovabili, a rendere indipendente il costo dell’energia elettrica da quello del gas sarebbe un passo decisivo».