Come e quando si forma il Governo dopo le Elezioni Politiche 2022?

Abbiamo già anticipato alcuni passaggi chiave su come si forma il governo italiano, e anche quello che andrà a caratterizzare la prossima legislatura avrà alcuni step da seguire. Rispetto al passato però, a causa della legge sul taglio dei parlamentari, il nuovo esecutivo sarà composto da 600 parlamentari scelti alle Elezioni Politiche 2022 (che hanno visto anche illustri esclusi).

Tuttavia, solitamente, la nascita di un nuovo governo non è così immediata, sebbene per il prossimo esecutivo pesa l’ombra della Legge di Bilancio 2023. Ma quali sono i tempi da rispettare? E come si forma un governo?

Come si forma un Governo italiano?

I risultati delle Elezioni Politiche 2022 hanno decretato la vittoria del Centrodestra, forte del suo 44% accumulato grazie a Fratelli d’Italia (il partito più votato di questa tornata elettorale), Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Per essere formato però, il probabile Governo Meloni (a meno di eventuali ribaltoni, sarà lei la prossima Presidente del Consiglio) dovrà superare una serie di passi, che coinvolge anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sarà proprio Mattarella infatti a doversi confrontare con i leader dei partiti che hanno superato i vari dictat imposti dalla legge elettorale Rosatellum: ciò servirà a individuare un potenziale Presidente del Consiglio che possa avere la fiducia del Parlamento, che al momento – vista anche la larga maggioranza ottenuta dalla coalizione di Centrodestra – potrebbe essere Giorgia Meloni. Saranno comunque i partiti a scegliere il nome papabile in base a quanto stabilito dalle elezioni.

Una volta che verrà individuato il potenziale premier, lei o lui riceverà l’incarico dal Presidente della Repubblica, una nomina che generalmente viene accettata “con riserva“: vuol dire che non è definitiva, ma in questo modo potranno partire le consultazioni tra i partiti. Una volta concluse, il premier va al Quirinale per “scogliere la riserva”, e quindi comunicare se accetterà o meno definitivamente tale incarico per la formazione del nuovo esecutivo.

In caso di luce verde, il nuovo Presidente del Consiglio presenta a Mattarella una rosa di nomi dei nuovi ministri, ripartiti in base alle consultazioni e ai risultati della tornata elettorale. Se il capo dello Stato li accetterà, la squadra del nuovo governo verrà presentata nel salone delle feste del Quirinale, dove presterà giuramento. Poi, entro 10 giorni, il nuovo esecutivo dovrà presentarsi alle Camera (Camera e Senato) per ottenere la fiducia: con il taglio dei parlamentari, alla Camera saranno necessari 201 sì, mentre al Senato 104.

A oggi Giorgia Meloni sembra l’indiziata principale per diventare la nuova Presidente del Consiglio, ma il passaggio non è così immediato – anche perché non esiste una legge che attribuisce l’incarico in base a determinati requisiti. In questo caso, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 26% delle preferenze dell’elettorato italiano, e dunque è plausibile che la coalizione di Centrodestra si muova compatta per la sua nomina. Tutto dipenderà dagli accordi che i vari partiti stringeranno tra loro.

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Quando si formerà il prossimo Governo?

C’è una data molto importante da tenere a mente: è il 13 ottobre 2022, giorno nel quale è prevista la prima seduta dell’assemblea della Camera, successivamente il Senato sarà “convocato a domicilio”.

Nella loro prima seduta, entrambe le Camere dovranno eleggere i loro rappresentanti, che sostituiranno Roberto Fico alla Camera ed Elisabetta Casellati al Senato. In linea generale, entro il 15 ottobre potrebbero essere nominati i nuovi presidenti di Camera e Senato.

Dunque le consultazioni potrebbero aprirsi intorno al 17 ottobre 2022. Generalmente, la formazione di un nuovo governo richiede molto tempo, e spesso le consultazioni possono durare addirittura per settimane. Nel 2022 però abbiamo vissuto elezioni anomale, con una campagna elettorale in piena agosto e una chiamata alle urne a settembre, a ridosso della Legge di Bilancio: dunque le liste elette nel nuovo Parlamento dovranno accelerare il passo. Insomma, è possibile che il nuovo esecutivo si insedierà attorno la fine del prossimo ottobre.

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