Il Municipio di Trieste cerca un dirigente esperto di digitale
TRIESTE La trasformazione digitale nella pubblica amministrazione è così importante che il Comune triestino, nell’ultimo rimpasto di manager e deleghe, ha pensato bene di creare una dirigenza apposita, forse la novità di maggiore rilievo nella recente nomenklatura municipale.
C’era la casella ma mancava ancora il contenuto, esigenza alla quale ha ovviato ieri l’altro il responsabile del Personale Manuela Sartore firmando il bando per una selezione pubblica mirata a reclutare un dirigente a tempo determinato del “servizio trasformazione digitale”.
La modalità è uguale a quella adottata per il collega del Welfare: contratto fra i tre e i cinque anni, scrematura mediante colloquio-titoli-curriculum. Il trattamento economico al lordo è inferiore a quello del Welfare, perché si ferma a 86.780 euro (contro 105.000). La domanda va inoltrata entro il mezzogiorno di mercoledì 9 novembre.
Titolo di studio imprescindibile per partecipare alla corsa è la laurea, che deve riguardare materie attigue all’applicazione amministrativa, ovvero informatica, ingegneria informatica, ingegneria elettronica, ingegneria delle telecomunicazioni. La prova orale - elenca la Sartore - verte su normativa e linee guida Ict nella Pubblica amministrazione, piattaforme e infrastrutture digitali, videosorveglianza, sicurezza informatica, protezione dei dati personali, sicurezza e salute sui posti di lavoro, ordinamento degli enti locali.
L’articolo 1 del bando descrive la «figura ricercata», alla quale vengono richieste competenze e caratteristiche. La predisposizione alla gestione di risorse umane, finanziarie, tecnologiche. Il possesso di conoscenze in campo nel settore dei sistemi informativi degli enti locali. La capacità di pianificazione in materia di trasformazione digitale. La capacità di monitorare le strategie di sviluppo relative al sistema informativo comunale, identificando le tecnologie più idonee a livello di efficienza e di dialogo con il cittadino.
Ancora: analisi e progettazione di processi digitali concentrando l’attenzione sul ridisegno dei servizi pubblici in base al piano triennale nella Pubblica amministrazione (Pa) e puntando all’implementazione dello smart working. Conoscenza delle architetture di cloud computing. Gestione e conservazione dei documenti informatici e amministrativi riguardanti la Pa.
L’altro giorno l’assessore al Personale, Stefano Avian (FdI), ampliando il discorso anche al Welfare, sperava che le due dirigenze potessero essere arruolate prima di Natale. Resta ancora un po’ misterioso perché questi due profili abbiano un inquadramento a tempo determinato, mentre le altre recenti dirigenze siano a tempo indeterminato.
RIPRODUZIONE RISERVATA