Trieste, ecco il maxi-simulatore per imparare a navigare: vale 400 mila euro

TRIESTE L’emozione di trovarsi sulla plancia di comando di una nave restando però con i piedi a terra. L’istituto tecnico Nautico e l’Accademia nautica dell’Adriatico potranno contare su un magnifico simulatore entrato in funzione ufficialmente ieri. Si tratta di un macchinario dal valore di 400 mila euro, interamente finanziati dalla Regione Fvg, che potrà essere utilizzato da tutte le realtà marittime del territorio. Il simulatore è stato presentato insieme alla nuova sede a mare del Nautico il cui iter di costruzione, nei pressi del Pedocin, era iniziato nel 2004. A ripercorrere quella che di fatto è diventata una Odissea, per restare in tema marinaresco, è stato il presidente dell’Accademia Bruno Zvech: «Questo edificio – ha esordito – è stato finanziato con 2 milioni di euro dalla Regione ancora nel 2004.

Tra ditte che hanno fatto i lavori male, i ritardi nelle autorizzazioni ed errori nella costruzioni alla fine è stato consegnato la scorsa settimana al Nautico, noi come Accademia siamo loro ospiti». Si tratta di un immobile di tre piani, vicino alla base radar dei Piloti. Al piano terra l’officina che è in fase di allestimento, al primo piano gli uffici e al secondo il cuore tecnologico con il maxi simulatore di una plancia di comando di quella che può diventare qualsiasi tipologia di nave: da crociera, merci o portacontainer. Sono poi presenti altre nove postazioni meno immersive ma altrettanto formative e su tutte le macchine è possibile caricare qualsiasi tipo di scenario o scalo. Stefano Beduschi, presidente dell’Accademia ha spiegato che tramite l’utilizzo del simulatore «sarà possibile per la Capitaneria valutare gli ormeggi di Trieste, tenere i corsi di addestramento per il personale marittimo, i corsi obbligatori per l’uso dei radar, quelli di cartografia elettronica e i Gmdss Sistema mondiale di soccorso e sicurezza in mare». Zvech ha aggiunto che «con la realizzazione di una banchina di 30 metri nello specchio acque qua davanti e il quadrato antincendio potremmo diventare il secondo centro di formazione completo per il mondo della navigazione dopo quello di Castel Volturno. Secondo i nostri calcoli e considerando solo il Veneto e il Friuli Venezia Giulia ogni anno arriverebbero qua oltre 2 mila persone in formazione. Preciso, visto che poco distante dovrebbero nascere una Marina e il Parco del mare, che non ci sarebbero problemi di coabitazione».

Soddisfatta la neodirigente scolastica del Nautico, Susanna Tessaro, che ha voluto ringraziare la sua predecessora, Donatella Bigotti. È stata poi la volta della politica: l’assessore regionale alla Formazione, Alessia Rosolen, ha sottolineato che «questo investimento tecnologico si inserisce in un quadro più ampio di investimenti innovativi che abbiamo attuato sull’intero sistema degli Its in Friuli Venezia Giulia. Investiremo in maniera ancora più importante a fronte del miliardo e mezzo di euro a disposizione per mezzo del Pnrr». Il sindaco Roberto Dipiazza ha concluso evidenziando il ruolo di Trieste «città di mare che sta crescendo anche grazie al porto». — © RIPRODUZIONE RISERVATA