Ciclismo. Pietrobon sfortunato, tre costole e tre vertebre rotte al Giro del Veneto
foto da Quotidiani locali
Tre vertebre e tre costole rotte. Giro del Veneto amarissimo per il cadorino Andrea Pietrobon, che aveva avuto la chance di correre la classica dopo un’altra caduta, quella del compagno di squadra Lorenzo Fortunato, sabato al Lombardia.
La stagione, che era così ripartita a sorpresa, è invece già finita.
Brutto scivolone, e grande spavento, per il ciclista di Pozzale al Giro del Veneto, la gara organizzata dall’ex professionista Filippo Pozzato, andata in scena, ieri appunto, su un tracciato di 159 chilometri con partenza da Padova e arrivo a Vicenza (vittoria del valsuganotto Matteo Trentin).
Come già al Gran Piemonte della settimana scorsa, Pietrobon, stagista della Eolo Kometa di Ivan Basso e Alberto Contador in questo finale di stagione, anche al Giro del Veneto è stato protagonista fin dalle prime battute, andando all’attacco dopo appena 12 chilometri, insieme al vicentino Matteo Zurlo, al belga Ludovic Robeet e al francese Matteo Vercher. I quattro avevano raggiunto un vantaggio superiore ai quattro minuti quando, nei pressi di Cinto Euganeo, poco dopo quaranta chilometri di gara, Andrea è caduto, ricorrendo prima all’aiuto dei sanitari e poi alzando bandiera bianca.
Successivamente è stato trasportato in ospedale per verificare le condizioni di salute.
«La squadra ha corso bene ed è stata attenta nei momenti chiave: Pietrobon è stato molto bravo nel prendere la fuga come gli avevamo chiesto», afferma il direttore sportivo Biagio Conte. «Purtroppo è incappato in una caduta che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi».
In serata, sul proprio profilo Instagram Pietrobon ha pubblicato una storia, poi cancellata, nella quale parlava della frattura di tre vertebre e tre costole. In attesa di comunicazione ufficiali, rimane comunque la certezza della conclusione anticipata della stagione.
Andrea non disputerà dunque la Veneto Classic in programma domenica, evento al secondo anno di vita (sempre organizzato da Pozzato), con partenza da Treviso e arrivo a Bassano del Grappa. Dovrà osservare un forzato e piuttosto lungo periodo di riposo prima di tornare in sella e pensare al 2023.
La prossima stagione dovrebbe essere quella del debutto ufficiale nel mondo dei professionisti. L’ufficialità del passaggio si dovrebbe avere al termine del raduno che la Eolo Kometa effettuerà a Jesolo dal 17 al 19 ottobre prossimi. Quest’anno il passista scalatore di Tai ha corso, prevalentemente in Spagna, con la formazione Under 23 della Eolo Kometa, formazione italo spagnola. Nelle ultime settimane è stato inserito come stagista nella formazione Professional, disputando la Coppa Agostoni, la Coppa Bernocchi, il Gran Piemonte e il Giro del Veneto.
Al Gran Piemonte era “scappato” fin dalle prime battute, facendosi poi 150 chilometri di fuga. Ieri ha ripetuto lo “schema”, sfortunatamente interrottosi però dopo un’ora di gara. Un vero peccato perché i compagni di fuga di Andrea sono arrivati davanti, uno su tutti Vercher, giunto terzo.