Il Comune ha deciso: Parco al posto del parcheggio all’ex caserma Prandina»
«Prima viene il parco. Poi eventualmente i posti auto. Urbanisticamente il destino dell’ex Prandina è già scritto nel Piano degli interventi». È la voce dell’amministrazione – quella di Andrea Micalizzi e Andrea Ragona – a mettere dei punti fermi sul futuro dell’ex caserma di via Orsini, nel corso del convegno organizzato da EuropaVerde.
La bussola dell’attuale amministrazione dunque è creare un polmone verde in centro città: «Ci concentreremo sulla qualità degli spazi e sulla sostenibilità. La funzione non può che essere quella di Parco delle mura», ha commentato il vicesindaco Andrea Micalizzi.
LA DESTINAZIONE URBANISTICA
«Vorrei parlare della Prandina ricordando prima del contesto da cui arriva – ha detto l’assessore alla mobilità Andrea Ragona – Stiamo parlando di Prandina e di rigenerazione urbana perché qualche anno fa l’amministrazione è entrata in possesso dello spazio acquisendolo dallo Stato. Questo va ricordato prima di entrare nel merito di qualsiasi discorso».
L’ex caserma di via Orsini è stata ufficialmente permutata nel luglio 2021 in cambio degli spazi di via Anelli, sito in cui sorgerà la nuova Questura. «Io vorrei anche uscire dal dibattito “parcheggio sì, parcheggio no” – ha quindi aggiunto Ragona – Perché questo spazio nel Piano degli interventi non è definito come parcheggio. E il dibattito su questo punto è chiuso».
UN PROGETTO DA COSTRUIRE
L’intenzione dell’amministrazione non è dunque quella di un maxi-parcheggio scambiatore. Ma allora quale futuro per l’ex caserma Prandina? «Io sarei cauto con le previsioni – risponde Ragona – Ma gli spazi inutilizzati del parco possono tranquillamente essere messi a disposizione per qualsiasi uso, e sono aperto al dialogo con le associazioni per raccogliere idee».
Gli spazi in questione comprendono, oltre ai 35 mila metri quadrati di potenziale verde, anche tre edifici storici vincolati dalla Soprintendenza e bisognosi di restauro, situati nel cuore dell’ex caserma.
«In definitiva, l’obiettivo è quello di togliere i parcheggi in centro, come si vuol fare con piazza Insurrezione, e di puntare sui trasporti pubblici. Certo, se poi alla Prandina dovessero sorgere anche attività commerciali o punti di interesse, un piccolo parcheggio andrebbe comunque considerato».
IL PARCO DELLE MURA
Nel corso del dibattito si sono poi seguite le opinioni dei diversi comitati cittadini favorevoli al parco. Assenti invece i rappresentanti dei commercianti, che erano stati invitati.
«L’idea è che il futuro parco Prandina non sia solo un francobollo verde isolato, ma parte di un ecosistema di aree verdi legate alla storia della cinta muraria – ha concluso il vicesindaco Micalizzi che ha anche la delega alle Mura – Si tratta di progetti che richiederanno del tempo per essere realizzati, e che si integreranno del progetto complessivo della mobilità del futuro, ma a questo punto siamo pronti ad accogliere le idee della cittadinanza».
