NextGen Finals 2022, troppo Lehecka per Passaro: il ceco si impone in tre set
Non è fortunato il debutto di Francesco Passaro alle NextGen Finals di scena all’Allianz Cloud di Milano. Il tennista azzurro non riesce a contrastare costantemente il ceco Jiri Lehecka nel match inaugurale della competizione dedicata ai giovani tennisti del panorama mondiale, soccombendo con il punteggio di 4-1 4-3 4-1 in poco più di un’ora di gioco. La quinta testa di serie del torneo festeggia al meglio il suo ventunesimo compleanno, portandosi così in vetta al gruppo verde.
Nella prima frazione Francesco patisce un po’ l’emozione, non riuscendo a impensierire Lehecka con le sue variazioni, anzi sembra un po’ spaesato da questo esperimento di tennis da giocare a trecento all’ora. É l’azzurro ad avere la prima chance che non riesce nemmeno lontanamente a concretizzare, poi un quarto gioco nato storto e finito peggio lo mette in posizione di inseguire. Già difficile in un match normale, figurati quando il set si conclude a 4, e in una ventina di minuti il ceco ha la meglio.
Anche il secondo set sembra arridere immediatamente a Lehecka, che strappa subito il break. Però, complice anche un calo di tensione, ha un turno di servizio sciagurato: Passaro ne approfitta immediatamente ed infila una striscia di 11 punti consecutivi che gli permette di mettere la testa avanti. Si arriva al tie-break, combattutissimo, dove l’azzurro è bravissimo da tre palle break, ma alla quarta è costretto a capitolare.
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Sotto due set a zero, Francesco non è ancora riuscito a trovare il bandolo della matassa. Il ceco ha una palla assai più pesante e l’azzurro, che non trova il campo con le sue variazioni, è costretto a rischiare. Il gioco non vale la candela nel quarto gioco, con Lehecka che va a servire per il set: Passaro vende cara la pelle, ma gli è fatale un servizio al corpo seguito da un rovescio lungolinea.
Lehecka è riuscito ad avere la meglio in quasi tutti gli aspetti del gioco. Partendo dal saldo vincenti/errori non forzati, a lui favorevole sul 18-15 rispetto all’11-14 di Passaro. L’azzurro paga anche una brutta resa al servizio, solo il 58% con la prima (19/33) ed il 50% con la seconda (7/14).
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