Gorizia e Nova Gorizia Capitale della Cultura, siglato il patto fra Go2025 e il Collio: «Benefici per tutto il territorio»
GORIZIA Una sorta di patto fra la Capitale europea e il Collio. Perché c’è la consapevolezza che l’evento culturale porterà benefici a tutto il territorio, non soltanto a quello goriziano. In altre parole Go2025, che vede protagoniste Nova Gorica e Gorizia, rappresenta un’occasione irripetibile per far conoscere e promuovere la più straordinaria bellezza naturale del nostro territorio: il Collio.
Ne sono convinti i sindaci di Gorizia Rodolfo Ziberna e di Cormons Roberto Felcaro che hanno posto le basi per una forte collaborazione volta a valorizzare al meglio risorse ed eccellenze isontine.
Il coordinamento dei Comuni
«Ci sarà sicuramente un coordinamento con tutte le amministrazioni locali - esordisce Ziberna - perché la Capitale europea della cultura 2025 è l’occasione irripetibile per offrire ai tantissimi turisti che arriveranno un “pacchetto” di proposte che, come si suole dire, va dal mare ai monti, dalle città alla campagna in un territorio che ha una storia e caratteristiche davvero uniche. E in quest’ambito uno dei protagonisti non potrà che essere quella che definisco “sua maestà” il Collio, con i suoi vini, i suoi paesaggi, le sue mille potenzialità. Quindi non posso che accogliere con favore le proposte del collega Felcaro, da tempo impegnato nella sua valorizzazione».
«Gorizia 2025, Capitale della cultura, è un evento di portata internazionale e capace di accendere i riflettori su un territorio come poche volte prima - fa eco il sindaco della cittadina collinare -. Dobbiamo, quindi, farci trovare pronti a questo appuntamento di assoluta rilevanza. I due anni che ci separano dal 2025 serviranno per costruire progetti, eventi e programmare le attività necessarie a creare le condizioni per rendere pronto il Collio e, in generale, la Destra Isonzo ad assorbire con qualità e propensione le migliaia di turisti che e visitatori che soggiorneranno presso le nostre zone».
Il patrimonio dell’Unesco
Felcaro è consapevole che il lavoro è e sarà tanto «ma ci stiamo impegnando - ribadisce -. Il territorio transfrontaliero già collabora fattivamente per far riconoscere la nostra zona patrimonio Unesco e proseguiremo su questa base per implementare gli eventi e le possibilità ricettive. Quindi infrastrutture, nuove opere pubbliche, eventi culturali di cartello saranno le nostre linee-guida per arrivare al 2025 quale territorio evoluto e consapevole di quanto sia necessario poter coordinare i nostri sforzi con Gorizia, che per tutta la provincia rappresenta e rappresenterà elemento centrale e punto di riferimento». Il 2025 sarà un’ occasione unica di promozione e di sviluppo del tessuto creativo e culturale del Fvg, della competitività e dell’attrattività del territorio regionale.
Le potenzialità del mondo del vino
Il sindaco di Cormòns ci tiene a rimarcare che le potenzialità del Collio si concentrano, sì, sul vino ma anche su quello che bisogna costruire e organizzare attorno al “mondo vino”. «Grazie alla costante collaborazione con Promoturismo possiamo e soprattutto potremo in futuro offrite dei pacchetti turistici caratteristici e unici - aggiunge - che vanno dalle scoperte della nostra storia, all’approfondimento dell’unicità del fatto che qui è comune sentir parlare da una stessa persona l’italiano, il friulano, lo sloveno e il tedesco, dagli eventi come “La festa dell’uva” o “Jazz&wine” a esperienze enogastronomiche e paesaggistiche di straordinario livello coinvolgendo un ampio territorio».