In casa ha cocaina, ketamina e anfetamine: ecco chi è il cantante trap arrestato dalla Finanza a Pordenone
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foto da Quotidiani locali
Nel mondo della trap è conosciuto con il nome d’arte Dead chico baby. Nella sua abitazione di San Martino al Tagliamento, la guardia di finanza di Pordenone ha trovato 37 grammi di ketamina, droga nota per il suo utilizzo nei rave party, 13 dosi di cocaina sigillate nel cellophane, 14 grammi di marijuana e due flaconi di anfetamine.
Il giovane musicista – che si chiama in realtà Bouh Anis e ha 29 anni – è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio. La varietà di stupefacenti, sequestrati dai finanzieri, ha comportato l’applicazione della misura cautelare.
L’indagine delle Fiamme gialle, agli ordini del comandante provinciale Davide Cardia, è cominciata il 6 aprile, quando è stato denunciato un pusher sorpreso con 80 grammi di droghe di vario tipo (cocaina, marijuana e hashish). I finanzieri, coordinati dal pm Carmelo Barbaro, hanno effettuato una serie di approfondimenti.
Dallo sviluppo dei contatti del primo soggetto denunciato e dall’esame del suo telefono gli investigatori hanno cominciato a ricostruire la filiera.
La guardia di finanza ha quindi ottenuto dalla procura cinque decreti di perquisizione. L’operazione si è concretizzata la scorsa settimana, a conclusione dell’indagine. In quattro casi è risultata negativa. Nell’abitazione del giovane musicista trap, a San Martino al Tagliamento, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto le quattro sostanze proibite, tra le quali figurava la ketamina, anestetico utilizzato in ambito veterinario o come droga nei rave party. Può provocare effetti allucinogeni.
I finanzieri hanno rinvenuto anche circa 300 euro, una sostanza da taglio, un bilancino di precisione. Tutto il materiale è stato sequestrato. Dopo l’arresto in flagranza il giovane è stato portato, su disposizione del pm, alla casa circondariale di Udine, in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al giudice per le indagini preliminari.
L’arresto, eseguito il 3 novembre, è stato convalidato il 5 novembre dal gip Rodolfo Piccin, che ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
In attesa del braccialetto, tuttavia, l’indagato è stato collocato nel carcere di Udine. Anis è difeso dall’avvocato Guido Galletti del foro di Treviso.