Degrado nelle case comunali a Vigevano, gli inquilini pagano i lavori

VIGEVANO

Da una parte c’è il contributo affitto, dall’altra ci saranno le spese per la manutenzione ordinaria delle parti comuni a carico degli inquilini delle case popolari. Il primo riguarda gli inquilini del libero mercato, il secondo solo gli assegnatari delle case popolari del Comune. Il contributo affitto arriva dalla Regione, che ha assegnato poco più di 45mila euro all’Ambito della Lomellina, stabilendo che le risorse potranno essere utilizzate per lo scorrimento di graduatorie approvate. Il secondo, invece, è il primo passo di quella che sarà una rivoluzione nella gestione degli spazi comuni delle case popolari.

SPAZI COMUNI

«L’ufficio case del Comune – riporta il comunicato divulgato ieri - ha accertato la situazione di degrado in cui versano gli spazi e le parti comuni agli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Così, per assicurare il decoro, la conservazione, il funzionamento, la sicurezza e l’igienicità dei fabbricati, nonché delle loro pertinenze, il Comune prenderà in carico la gestione degli spazi e delle parti comuni anticipandone i costi, attribuendo questi ultimi agli inquilini, recuperandone l’importo in sede di rendiconto annuale delle spese reversibili per manutenzioni».

Il Comune è proprietario di 200 alloggi destinati al Servizio abitativo pubblico (Sap), collocati a loro volta in 12 fabbricati e per la gestione di queste aree si stima un importo complessivo di 15mila euro. In linea di massima si tratterebbe di una spesa pari a 75 euro ad inquilino intestatario del contratto. «L’autogestione degli spazi comuni – spiega poi l’assessore Marzia Segù – non ha portato alcun risultato. Tutt’altro. Per questo siamo costretti a riprendere noi la gestione degli spazi comuni, iniziando con opere di manutenzione ordinaria. Poi, in futuro, vedremo se riusciremo a impostare un progetto per la cura e la conservazione degli spazi condivisi e promuovere così il decoro come crescita del senso civico».

IL SInDACATO
«Visto che tra canoni, bollette e rincaro persino della spesa – commenta Pierluigi Albetti, segretario generale del Sunia, il sindacato degli inquilini – mi sembra inopportuno andare a chiedere soldi a queste persone, proprio in questo momento economico. Vorrei far presente che la situazione di degrado di cui parlano forse deriva proprio dal fatto che non si sono stati i dovuti e puntuali controlli. Bisognerebbe che gli incaricati del Comune andassero a vedere di persona quello che gli stessi inquilini hanno sempre lamentato. E ora tutti devono pagare per la maleducazione di alcuni». Tornando al contributo agli affittuari del libero mercato «l’Assemblea dei sindaci – conclude il sindaco Andrea Ceffa – il 24 ottobre ha deliberato lo scorrimento della graduatoria per soddisfare le domande “ammesse e non finanziate”, e la successiva emanazione di un nuovo bando con le risorse che avanzeranno. Questa decisione ci consente di dare una risposta importante sul tema dell'emergenza abitativa a tante persone, che si potrebbero già trovare in difficoltà a causa dell'elevato costo delle bollette energetiche. Terminata la graduatoria, predisporremo un nuovo bando».

selvaggia bovani