Santini, 28 anni con le tre stelle e nell’Olimpo anche Cannavacciuolo
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nell’Olimpo anche Cannavacciuolo](https://www.gedistatic.it/content/gnn/img/gazzettadimantova/2022/11/08/222904638-f6227fc9-9a1d-4def-8fbc-79c2c376114c.jpg)
foto da Quotidiani locali
Non si spengono le stelle sul cielo di Runate: per il ventottesimo anno consecutivo il ristorante Dal Pescatore ha conquistato il massimo riconoscimento della Guida Rossa Michelin. Un record che viene migliorato anno dopo anno: il locale della famiglia Santini (Nadia e Giovanni in cucina, Antonio e Alberto in sala) tra gli undici tristellati è quello che da più tempo, ininterrottamente, è riuscito a mantenere i tre macaron. Ora, però, l’Italia non è più a quota undici: ieri pomeriggio, sul palco allestito in Franciacorta, è salito per raccogliere il riconoscimento più ambito Antonino Cannavacciuolo, uno dei volti più noti della televisione a sfondo gastronomico, chef del Villa Crespi di Orta San Giulio, in provincia di Novara. I tre stelle, quindi, adesso sono, oltre ai due già citati, Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), St. Hubertus a San Cassiano (Bolzano), Le Calandre a Rubano (Padova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (L’Aquila), Mauro Uliassi a Senigallia (Ancona) e Enrico Bartolini al Mudec a Milano.
Al di là del nuovo tre stelle, sono tante le novità della guida 2023 (la app è scaricabile gratuitamente). Quattro i nuovi due stelle: Acquolina a Roma, chef Daniele Lippi; Enoteca La Torre a Roma, chef Domenico Stile; St. George by Heinz Beck a Taormina, chef Salvatore Iuliano; Locanda Sant'Uffizio Enrico Bartolini a Penango, chef Gabriele Boffa. Trentatré, invece i nuovi con stella singola, molti dei quali giovanissimi. C’è anche un altro ristorante che fa capo a Cannavacciuolo, a Casanova di Terricciola, nel Pisano. Si conferma, dunque, la tendenza alla clonazione delle stelle nei ristoranti “figliati” da chef come Cannavacciuolo e Bartolini. Assegnate anche molte “stelle verdi” ai locali che in qualche modo puntano sulla sostenibilità.
E Mantova? Dietro al Pescatore, sembra che la “Rossa” non consideri molto la nostra provincia. Lontani i tempi del fiorire degli stellati. Quindici gli indirizzi segnalati, uno solo nuovo, il Sücar Brüsc di via Cavour a Mantova: nel capoluogo, quindi, Il Cigno-Trattoria dei Martini non è più solo. Tre i Bib Gourmand, locali di buon livello con la possibilità di consumare pasti relativamente economici: Mangiare Bere Uomo Donna di Suzzara, Locanda delle Grazie di Curtatone e Hostaria Viola di Castiglione delle Stiviere, che si conferma la località più rappresentata, con anche Osteria da Pietro, Hostaria del Teatro e Trattoria Paola. A Quistello troviamo L’Ambasciata e All’Angelo, ad Asola La Filanda, a Revere Il Tartufo, a Pieve di Coriano Corte Matilde, a Stradella Osteria Numero 2. Eppure non mancherebbero in provincia altri ristoranti degni di segnalazione.