Tutti i bonus in scadenza il 31 dicembre 2022: ecco quali sono
L’anno nuovo come sarà, bello, brutto o metà e metà? Citazione di Rodari a parte, di sicuro il 2023 non sarà l’anno dei bonus. Dopo aver calamitato per tutto il 2022 l’azione del Governo e del Parlamento, la prassi appare destinata a perdere slancio.
In attesa che la prima Finanziaria del Governo Meloni sciolga la prognosi sul bonus più famoso, quel 110% che volge già a scadenza per le case unifamiliari e che potrebbe essere ridotto per i condomini, la deadline si avvicina anche per molte altre misure. Andiamo a vedere quali.
INCOGNITA SUPERBONUS
La madre di tutte le domande, in tema di ristrutturazioni, è il futuro del 110%. Se per le case singole è certo che scadrà al 31 dicembre (e a patto che a settembre l’avanzamento dei lavori fosse almeno al 30%), l’incognita riguarda i condomini.
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La norma attuale, nel loro caso, prevede la detrazione del 110% fino a tutto il 2023, per poi scendere al 70% del 2024 e al 65% del 2025, ma non è un mistero l’ipotesi di un taglio al 90% già nel 2023.
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LE ALTRE RISTRUTTURAZIONI
Decisamente meno cruciale, per cittadini e imprese edili, il futuro del bonus facciate: se fino all’anno scorso la misura riscuoteva molto interesse, grazie alla detrazione del 90%, il 60% in vigore dal 1° gennaio 2022 l’ha resa decisamente meno attrattiva già prima della sua scadenza ufficiale, fissata per il 31 dicembre.
L’ecobonus del 65% o lo stesso bonus ristrutturazioni del 50%, previsti fino a tutto il 2024, sono già oggi molto più gettonati. Associato al bonus ristrutturazioni, e sempre con scadenza a fine 2024, anche il bonus mobili.
Attenzione però: il plafond di spesa, già ridotto quest’anno a 10 mila euro rispetto ai 16 mila del 2022, dal 2023 scenderà a 5 mila euro: chi prevede di spendere di più farà bene ad affrettarsi.
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Altri due anni anche per il Sismabonus, con detrazioni dal 70 all’85% a seconda della riduzione della classe di rischio e del tipo di edifici coinvolti.
Scadono a fine dicembre invece il bonus sulla rimozione di barriere architettoniche (75%) e il Sismabonus acquisti, la detrazione del 110% relativo all’acquisto di case da demolire e ricostruire (ma attenzione alla data del preliminare di acquisto e alla conclusione dei lavori).
CAROVITA, TRASPORTI, ENERGIA, CARBURANTI
Destinati a “morte naturale”, in assenza di apposito rifinanziamento, tutti i bonus e le misure varati come ristoro o per far fronte al carovita.
È il caso dei due bonus da 200 e 150 euro di luglio e novembre per lavoratori e pensionati (con tetti reddituali rispettivamente di 35 mila e 20 mila euro), del bonus carburanti da 200 euro, erogati dal datore di lavoro ma completamente detassati dallo Stato, del bonus trasporti da 60 euro, in vigore per l’acquisto di un solo abbonamento di treno o bus a persona, fino a esaurimento risorse o comunque con scadenza al 31 dicembre.
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Tutto da rifinanziare anche lo sconto sulle accise sui carburanti, che vale 30,5 cent in meno (Iva inclusa) sul prezzo di gasolio e benzina: in assenza di rifinanziamento, l’aumento dei carburanti sarà la prima stangata di gennaio. Tutte da rifinanziare per il 2023 anche le varie misure, dall’azzeramento degli oneri di sistema all’estensione dei bonus sociali, che stanno contribuendo a contenere gli aumenti di energia e gas.
TV E DECODER, IL PIATTO PIANGE
Già esauriti, come ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico Alfredo Urso, i fondi per il bonus rottamazione tv da 100 euro e per il bonus decoder da 30.
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Urso spinge per il rifinanziamento, anche alla luce del nuovo switch-off previsto per il 21 dicembre, che rischia di lasciare al buio molti italiani risparmiati dal primo cambio di segnale, ma al momento l’unico bonus disponibile è il bonus decoder per i pensionati over 70 con meno di 20 mila euro di reddito.
ASILO NIDO E CASA UNDER 36
Tra i bonus in scadenza il 31 dicembre, se non rifinanziati, anche il taglio sulle imposte agli under 36 per l’acquisto della prima casa, e il bonus asilo nido da 3mila euro.
Già azzerato invece da marzo il bonus bebé (assegno di natalità), assorbito dal nuovo assegno universale per i figli a carico.