Il ricordo di Chiara, nipote di Enzo Cainero e campionessa olimpionica: «Ciao zio e grazie, sei stato irripetibile»
Martedì 31 gennaio, alle 11, in duomo a Udine si celebra il funerale di Enzo Cainero, commercialista, dirigente sportivo, ma soprattutto grande amante della sua terra. Pubblichiamo la lettera che la nipote, campionessa olimpica Chiara, gli ha dedicato.
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Ci tenevo anche a nome di mio marito Filippo, mio fratello Nicola, mia cognata Karen, di papà Eddi e mamma Mariangela assieme ai miei figli Edoardo ed Agata e mia nipote Rebecca, a dirti grazie zio, per quello che ci hai sempre dimostrato e per quello che hai significato per noi.
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Il grande rapporto che mi lega a mio fratello Nicola me lo hanno sicuramente insegnato i miei genitori, ma lo devo anche al bellissimo esempio del legame che vivevi con mio papà e mi auguro di riuscire a trasmetterlo con Filippo ai nostri bambini. Se dovessi pensare a due parole per descriverti userei passione e amore.
Passione per tutto quello che hai fatto nella vita e amore per la tua famiglia, i tuoi nipoti, lo sport e tutte le iniziative che in ogni settore portavi avanti. Sei stato un uomo che ha sempre amato il Friuli e la sua gente.
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Ti sei sempre battuto per raggiungere traguardi ambiziosi senza mai fermarti davanti alle difficoltà. Hai sempre avuto la capacità di coinvolgere tutti, dalla istituzione più importante ai volontari.
Hai avuto la sensibilità di rapportarti allo stesso modo sia con le massime autorità che con le persone più umili che incontravi nel programmare le iniziative.
Il Friuli ti ama tanto e le persone che ti stanno omaggiando ne sono una grande testimonianza. Hai dedicato te stesso al mondo dello sport, del sociale, dell’arte, della cultura e dell’imprenditoria creando valore. Abbiamo gioito assieme per le mie medaglie alle olimpiadi e a Pechino mi dicesti che avevo fatto un’impresa che il Friuli non avrebbe mai dimenticato.
Avevi ragione. Ho sempre scherzato con te perché, finalmente, quando sentivano il mio cognome non mi chiedevano più se ero tua nipote, ma anzi chiedevano a te se tu eri mio zio! Una volta, per scherzo, mi avevi detto che l’unica cosa che non avresti mai organizzato sarebbe stato il tuo funerale perché eri sicuro che non serviva.
Ora ho capito il perché zio. Perchè in questa giornata tutti hanno fatto il massimo per renderla speciale e ringraziarti per quello che hai fatto per la tua terra. Chiudo ringraziando di cuore tutte le persone presenti e quelli che mi hanno mandato messaggi in questi giorni. Grazie per l’affetto che avete riservato a me ed alla nostra famiglia.
Ci tengo, inoltre, a ringraziare nuovamente il personale dell’ospedale Gervasutta ed il reparto di rianimazione, la terapia intensiva 1 del Santa Maria della Misericordia per la professionalità, gentilezza ed umanità di tutto il personale.
Ora riposa sereno nella pace del Signore che con l’estrema unzione hai voluto accanto fino alla fine.
Ciao irripetibile zio!
*Nipote di Enzo Cainero e campionessa olimpica