Uccisa a coltellate, il 24 la decisione sul rinvio a giudizio del vicino di casa
È stata fissata per venerdì 24 febbraio, davanti al gup dei tribunale di Udine Mariarosa Persico, l’udienza preliminare in riferimento al procedimento penale a carico di Vinzenzo Paglialonga, il 41enne originario di San Severo di Foggia ma residente in città, accusato di omicidio volontario in relazione all’accoltellamento della vicina di casa Lauretta Toffoli, nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2022, nell’appartamento della donna in via della Valle.
Il giudice dovrà decidere sul rinvio dell’uomo a giudizio, come richiesto dal sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Claudia Finocchiaro.
«Il procedimento sconta un vizio originale – rimarca l’avvocato Piergiorgio Bertoli, che difende il 41enne –, cioè la mancanza del riconoscimento della capacità d’intendere e di volere di Paglialonga.
Elemento, questo, sollevato fin dalla prima sera. Il mio assistito continua a proclamarsi innocente e aveva chiesto di essere sentito, a seguito della chiusura delle indagini preliminari, per chiarire la sua posizione.
Ma nell’interrogatorio che ha reso nel carcere di Belluno davanti al pm Finocchiaro, non è stato in grado di capire e dunque rispondere alle domande.
Da quella sera di maggio – sottolinea il legale – il mio assistito non è connesso, ha soltanto brevi momenti di lucidità».
Ecco perché il legale intende chiedere l’acquisizione della perizia elaborata dallo psichiatra Francesco Piani che certificava la capacità di intendere e di volere di Paglialonga «grandemente scemata» in occasione del procedimento che vedeva quest’ultimo chiamato a rispondere di evasione dagli arresti domiciliari, maturata proprio la sera del delitto.
«In alternativa – chiosa Bertoli – che ne dispongano un’altra di perizia».