Ancora troppi gol presi, il Pordenone deve ritrovare solidità difensiva
Già alla pausa natalizia il Pordenone era stato chiamato a ritrovare la solidità difensiva persa.
Prima della sosta, infatti, aveva incassato 10 reti in 6 gare, 4 in più rispetto a quelle subite nelle precedenti 14 sfide.
Nel 2023 la storia non è cambiata. La squadra di Domenico Di Carlo continua a scricchiolare in fase di non possesso. Nelle 7 partite disputate nel nuovo anno, infatti, il portiere Marco Festa ha raccolto 9 palloni dalla sua porta, di cui ben 5 nelle ultime due uscite. Troppi.
E di clean sheet negli ultimi 13 incontri, da quando è iniziato cioè il periodo negativo, se ne conta soltanto 1.
Per vincere qualsiasi campionato, anche il girone A di Lega Pro, serve maggiore compattezza.
FRAGILE
Il Pordenone si sta dimostrando ancora fragile. E il fatto che non si registrino miglioramenti preoccupa.
Gli avversari segnano sempre con troppa facilità: anche da questo aspetto si spiegano le sole 3 vittorie ottenute nelle ultime 13 uscite.
Come si possono festeggiare i tre punti se, in quest’arco di incontri, si subiscono 19 reti (e quindi 1,46 reti a partita)?
Per farlo bisognerebbe avere una media di 2 gol a match, ma a riguardo i ramarri hanno un dato inferiore: la statistica dice 1,38 a gara, risultato dei 18 centri in 13 gara.
Visto che la produzione offensiva raramente raggiunge i tre centri in 90’ (ultima volta lo scorso 12 novembre, 3-0 a Piacenza), bisogna lavorare sull’aspetto difensivo, il più facile da correggere.
In questo senso il tecnico Domenico Di Carlo deve fare di più, anche se spesso viene condannato da errori dei singoli.
RESPONSABILITA’ INDIVIDUALI
Molti gol sono arrivati per colpa di imprecisioni commesse dai difensori centrali. Tra i principali imputati ci sono Roberto Pirrello e Arlind Ajeti, due calciatori considerati vere e proprie colonne della formazione neroverde. Sino a novembre, in particolare Ajeti, lo sono state, dopodiché hanno iniziato a scricchiolare.
Ajeti ha sul groppone il gol del 2-2 della Pro Patria, nonché quello realizzato da Bocalon con il Mantova sabato scorso.
Pirrello non ha convinto sull’1-0 della Pro Patria e sul centro del momentaneo 1-1 del Vicenza. Per non parlare poi della brutta prestazione di entrambi nella partita di Arzignano, terminata col ko di 3-1. Di Carlo ha provato a cambiare la coppia di centrali più volte, ma va detto che non è bastato.
SOLIDITA’
Tra errori di tecnica e tattica individuale (e non solo) il Pordenone è vulnerabile e inizia ogni partita consapevole che prima o poi incassa almeno una rete.
Dalla sfida di sabato di Trento bisogna concedere meno e risultare molto più attenti in diverse situazioni di gioco. Anche da questo passa la risalita della squadra, nonché il futuro in panchina di Mimmo Di Carlo.