Giocatore della Scotti ricattato: «Paga o diffondiamo la foto nudo»
PAVIA. Ricatto social a Francesco Gravaghi, 20 anni, uno dei più forti giocatori della Riso Scotti basket Pavia, squadra di serie B2. Qualcuno gli ha inviato alcune fotografie in cui era completamente nudo ma in realtà erano un fotomontaggio. Il tentativo di estorsione è avvenuto su Whatsapp e i responsabili gli hanno chiesto duemila euro per evitare che quelle immagini imbarazzanti venissero pubblicate in rete. Il giovane atleta, che abita a Voghera, non ha ceduto alla richiesta di denaro e dopo diversi messaggi con i misteriosi ricattatori ha sporto denuncia contro ignoti negli uffici del commissariato della sua città. Probabilmente l’inchiesta passerà ai colleghi della polizia postale. Gli agenti, comunque, dopo aver ricevuto lo screenshot delle immagini e dei messaggi hanno consigliato alla vittima di cancellare tutto e di non rispondere più ad altre eventuali richieste di denaro.
Dieci ore di paura
«Sono state dieci ore di paura – spiega l’atleta della Riso Scotti Basket - ma, per fortuna, sembra si sia risolto tutto nel migliore dei modi. Sui social non hanno divulgato quei fotomontaggi per cui ora sono decisamente più tranquillo. In ogni caso certi ricatti provocano tanta paura. Il numero telefonico dal quale mi hanno inviato le fotografie è della Costa d’Avorio. Non posso dire con certezza se sia un fotomontaggio artigianale oppure se sia stato creato con tecniche più sofisticate come, ad esempio, l’intelligenza artificiale. E’ un particolare che non mi sembra abbia particolare importanza perché l’effetto è stato identico: quelle immagini mi hanno provocato tanta paura in qualsiasi modo siano state ottenute».
E’ iniziato tutto poco dopo la mezzanotte tra lunedì e martedì. «Mai mi sarei aspettato di essere coinvolto in una simile vicenda - racconta al telefono Francesco Gravaghi – e ancora non riesco a crederci. Su Whatsapp ho iniziato a ricevere le prime immagini: ero incredulo. Ero io nudo in certi atteggiamenti sui quali non mi voglio certo soffermare. Ma nessuno mi aveva scattato quelle fotografie e non le avevo mai viste. Non riuscivo a credere a quello che stavo osservando. Ho cercato di capire cosa stava succedendo e, nel frattempo, sono arrivati i primi messaggi».
In breve tempo (sempre durante la stessa notte) è stato svelato il mistero di quei fotomontaggi: servivano per spillare denaro a Francesco Gravaghi.
Duemila euro
Il giocatore di basket ha infatti ricevuto sempre su Whatsapp le prime richieste di denaro. Ignoti personaggi volevano subito duemila euro che dovevano essere versati su un conto estero. «In caso contrario - hanno scritto – pubblicheremo le tue immagini sui social. Siamo decisi».
E’ così iniziata una contrattazione notturna e la richiesta estorsiva è scesa dai duemila euro iniziali a poche centinaia di euro. Ma Francesco Gravaghi non ha accettato compromessi ed è rimasto fermo sulla posizione di non pagare nemmeno un euro.
Ieri mattina ha subito raccontato il tentativo di estorsione sui suoi profili social e si è presentato al commissariato di Voghera dove ha sporto denuncia contro ignoti. Le indagini sono in corso. «Oggi sono stato vittima di un ricatto via social - ha scritto Francesco Gravaghi sui suoi profili – perchè sono state create artificialmente immagini di nudo. E’ tutto falso e mi sono state inviate solo con l’intenzione di estorcermi denaro. Chiedo a chiunque dovesse riceverle di bloccarle e di non alimentare la diffusione di immagini false e di non rispondere a chat e di aprire link».