Tutti i colori di Marino Iotti in mostra al Museo Diocesano di Mantova

foto da Quotidiani locali

Nella sala delle Colonne del Museo Diocesano, in piazza Virgiliana 55, sabato alle 17.30 viene inaugurata la mostra di dipinti di Marino Iotti “Racconti”. Su invito di Alberto Bernardelli, curatore della mostra, l’artista porta a Mantova la sua più recente produzione: grandi tele accostate a piccole sculture da muro e ad altri dipinti di piccola dimensione.

L’autore

Nato a Reggio Emilia nel 1954, Iotti si è avvicinato alla pittura in giovanissima età frequentando corsi tenuti da pittori e scultori emiliani. Nel 1978 ha iniziato le sue attività espositive rivolgendosi dapprima alla pittura figurativa per poi passare a una ricerca in ambito astratto. Da allora sono centinaia le sue presenze a mostre in Italia e all’estero.

I colori

La sua ricerca astratta procede con le grandi stesure dei colori che creano un ambiente armonico adatto ad abbracciare l’immaginazione, con l’intento di creare una visione evocativa permeata di volontà poetica. Il trasporto di sentimento e memoria è affidato al colore che struttura lo spazio e al segno che costruisce il racconto.

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Sono segni, caratteri alfabetici arcani, scritture, incisioni e anche figurine allusive agli elementi della natura o piccole presenze lignee. Iotti esplora la tela come se fosse un diario dove annotare i suoi umori, registrare le piccole e grandi contrarietà della vita, senza rinunciare allo sguardo incantato e allo stupore che il mondo dona. Con la sua scelta nel campo astratto, l’artista reggiano non rinuncia del tutto alla figurazione: infatti vediamo comparire qua e là vegetazioni, fiori e accenni di figura. La natura rimane del resto l’incantatrice che guida i giorni e i dipinti. I quadri sono dediche o forme di riconoscenza al bosco, allo splendore del mattino o al fiore del melo, anche se l’artista non ricorre alla verosimiglianza o all’imitazione del visibile. Il progetto di Iotti è di dare vita a un’immagine non riscontrabile in natura, capace di catturare la nostra attenzione, liberando l’emozione. La mostra resta aperta fino al 31 marzo, con ingresso libero venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19 o su appuntamento telefonando al numero 328 5727 480.