Paola Padovan in azzurro dopo sei anni. «Vorrei l’Europeo, ma Parigi è un sogno»
L’obiettivo sono i 55 metri, sognando però di avvicinare il personale di 57.41 che renderebbe concreto l’auspicio di qualificarsi agli Europei di Roma nel mese di giugno. A distanza di quasi sette anni dalla prima nonché finora unica esperienza in Nazionale Italiana Assoluta, la giavellottista bellunese Paola Padovan torna a rappresentare i colori azzurri. L’atleta in forza al Corpo militare dei Carabinieri gareggerà infatti sabato 9 marzo alle ore 12 portoghesi (le 13 italiane) in Coppa Europa lanci a Leiria, città situata a circa metà strada tra Porto e Lisbona. Nel primo pomeriggio, sarà dunque in gara assieme ad altre 22 atlete, compresa la campionessa d’Europa Elina Tzengko e la croata argento olimpico nel 2021 Maria Andrejczyk.
«Torno a distanza di sei anni e mezzo in Nazionale, dopo la finale a squadre di Coppa Europa a Lille nel 2017».
A raccontarcelo è la stessa ragazza classe 1995.
«Nel frattempo il mio percorso sportivo è stato senza dubbio condizionato dall’infortunio alla spalla, il quale non mi ha permesso di riuscire a ottenere prima un’altra convocazione. Adesso ce l’ho fatta, grazie al titolo invernale assoluto di febbraio. La cosa più importante è sentirmi nel migliore dei modi a livello fisico e mentale. Ci siamo allenate ieri e l’ambiente lo percepisco come super stimolante. Ne approfitto tra l’altro fin da ora a ringraziare il tecnico che mi segue negli allenamenti a Montebelluna, ossia Emanuele Serafin».
A livello tecnico e di aspettative, Padovan dimostra idee chiare.
«Non sono tra le favorite, ma ho comunque l’ambizione di ben figurare. Intanto vedremo quali saranno le condizioni meteo, perché non sarà chissà quanto soleggiato. Quanto al pur presente vento, non dovrebbe creare problemi essendo lo stadio abbastanza riparato. Spostando l’attenzione sulla misura, auspico di raggiungere almeno 55 metri. Ci sto andando vicina, avendo già toccato due volte quota 54. Dopo di che sono convinta sia l’anno buono per migliorare il personale di 57.41. Significherebbe rendere fattibile la presenza all’Europeo di Roma in calendario a giugno, per il quale in modo scaramantico non ho ancora comprato i biglietti dedicati ai tifosi…».
Il 2024 sarebbe anche l’anno dell’Olimpiade a Parigi. Sulla carta la qualificazione ai Giochi è complicatissima, ma…
«Il minimo è a 64, ma toccare quota 60 renderebbe meno impossibile la conquista di un pass per via dei ranking. Vediamo comunque, intanto penso a questa Coppa Europa. Intanto sono già contenta di non avvertire il gap dovuto all’assenza dalla Nazionale e in tal senso gli allenamenti svolti in modo itinerante in Europa sono stati d’aiuto».