WTA Indian Wells, Paolini: “Gli obiettivi ci sono, si lavora sodo tenendo basse le aspettative e senza crearmi eccessiva pressione”[AUDIO]-
Jasmine Paolini battendo 6-3 6-3 in 1h18‘ la 36enne tedesca Tatjana Maria si è guadagnata i sedicesimi del BNP Paribas Open 2024, al termine dell’incontro di esordio nel torneo californiano si è concessa ai microfoni dei giornalisti italiani presenti all‘Indian Wells Tennis Garden tra cui il nostro inviato Luca Baldissera.
Luca Baldissera, Ubitennis: Complimenti per la prestazione, tecnicamente Maria ti mette fuori palla soltanto guardandola immagino cosa possa significare giocarci contro. Come affronti questo tipo di partite con giocatrici che non danno ritmo, che tagliano tanto. E’ un po’ diverso affrontare una tennista con queste caratteristiche.
Jasmine Paolini: “Sicuramente l’obiettivo era quello di partire con le idee chiare, facendo un po’ quello che avevo fatto a Melbourne. Però secondo me in Australia è stato più facile perché il campo era più veloce, qui invece ti torna sempre una palla in più. L’anno scorso avevo perso 7-5 6-1, quindi sapevo che sarebbe stato un match complicato, che avrei dovuto cercare di fare il mio ma con pazienza e lucidità. Mi è riuscito fortunatamente, ho avuto qualche calo all’interno della gara ma ci può stare“.
Luca Baldissera, Ubitennis: Abbiamo visto una bellissima volée bassa e altri due o tre rilievi tecnici notevoli. Stai mettendo cose nuove dentro il tuo tennis, stai crescendo sotto diversi nuovi aspetti. Si vede che hai un certo tipo di consapevolezza in campo, gli anni passati magari capitava che facessi certe cose ma apparivi quasi stupita di esserci riuscita. Adesso invece no.
Jasmine Paolini: “Sì, è così. Però c’è ancora tanto da lavorare, perché anche oggi ho sbagliato qualche palla facile di troppo. Sicuramente giocare più doppi mi ha aiutato sotto rete, però ecco l’obiettivo è quello di migliorare ancora un pochettino lì e stiamo lavorando in tal senso“.
Diego Barbiani, OK Tennis: Com’è stato il passaggio tra Dubai e qui, quando hai compreso quello che hai fatto e qual è stato il tuo umore in questi giorni da quando sei arrivata perché comunque sono passati alcuni giorni dalla vittoria del tuo primo WTA 1000.
Jasmine Paolini: “Le condizioni sono totalmente diverse, qua è molto più lento. Probabilmente non ho ancora sinceramente ben realizzato, però so che sono in una posizione dove sto giocando bene però allo stesso tempo sono consapevole che ogni partita, ogni torneo è una nuova sfida ed è diversa dalla precedente. Cambia la superficie, cambiano le avversarie. Il tennis è uno sport in cui è complicato fornire sempre la stessa prestazione, perciò l’obiettivo è sempre quello di entrare in campo e dare il meglio di me cercando di migliorare ulteriori aspetti del mio gioco“.
Diego Barbiani, OK Tennis: A Dubai hai affrontato alla grande mentalmente semifinale e finale, oggi qui parti e primo game fai quel break a zero prendendo immediatamente il gioco in mano e lavorando bene i colpi. Dopodiché hai portato in porto la partita 6-3 6-3, ti sta sorprendendo tutto ciò o hai lavorato in questo periodo su di te anche a livello mentale?
Jasmine Paolini: “Non mi sta sorprendo così tanto, nel senso che oggi sapevo sarebbe stata una partita complicata più di quella di Melbourne perché comunque il campo è molto lento e quindi lei ti fa giocare una palla in più. Tuttavia ho cercato di pensare a quello che dovevo fare nel campo tenendo comunque le aspettative basse poiché credo sia fondamentale. Si lavora sodo e gli obiettivi ci sono, però tenendo basse le aspettative senza crearmi eccessiva pressione da sola. Quindi sono entrata in campo cercando di non pensare a quello che ormai appartiene al passato, ma di pensare esclusivamente alla partita e al punto che stavo giocando. Ero naturalmente un pochino tesa, però sono riuscita a gestirla“.
Luca Baldissera, Ubitennis: Parlando con Sara [Errani, ndr] dopo il suo incontro di singolare, ci ha raccontato della vostra rincorsa in doppio. Sarebbe affascinante se foste in gara a Parigi, com’è giocare con una ragazza per certi versi simile a te. Non siete tanto alte, siete giocatrici che hanno sempre dovuto pensare in campo, lavorare fisicamente. E’ un bel punto di riferimento, no?
Jasmine Paolini: “Sicuramente, come gioco secondo me siamo abbastanza diverse però sì fisicamente siamo simili. Mi sta aiutando tantissimo, in diversi aspetti soprattutto nell’avere lucidità in certi momenti della partita. Poi cerco di parlarci tanto per apprendere dalla sua grande esperienza“.
Luca Balidissera, Ubitennis: Come si arriva ad un torneo come questo, avendo vinto l’ultimo ‘mille’ del circuito?
Jasmine Paolini: “E’ strano, anche se non ci sto pensando molto a dir la verità“.
Diego Barbiani, OK Tennis: Ti chiedo infine della prossima sfida, o affronterai nuovamente la rivale battuta in finale o comunque un match ostico.
Jasmine Paolini: “Sarà sicuramente un match difficile chiunque vinca. Con Anna [Kalinskaya, ndr] quest’anno ho giocato due match durissimi, mentre con Townsend ci ho giocato l’anno scorso nella finale del 125 di Firenze. E’ una giocatrice anche lei molto scomoda, però io cercherò di scendere in campo e dare il meglio che posso, lottando su ogni palla sapendo che qui più si va avanti e più diventa sempre più dura con avversarie sempre più ostiche“.