In arrivo mini antenne per la telefonia mobile lungo la strada Costiera. Sul Vallone entro il 2027
TRIESTE. «Ti richiamo dopo: adesso cadrà la linea, sono in costiera». Il problema è noto e mal sopportato da anni: lungo una delle principali arterie che collegano Trieste effettuare e ricevere una banale telefonata è un’operazione al limite del possibile. Tutta colpa della mancanza di un’adeguata copertura delle reti mobili, che fa perdere il segnale - e la pazienza - a chiunque ci provi. Ma il problema è destinato ad avere fine: forse già in estate, come auspica l’assessore regionale Sebastiano Callari, certamente entro la fine dell’anno.
Antenne di piccole dimensioni
La Regione ha infatti definito i lavori che consentiranno di installare antenne di piccole dimensioni lungo tutta la strada costiera, da Grignano a Sistiana, in una zona dall’evidente pregio naturalistico e quindi inadatta a ospitare i più classici tralicci per la telefonia mobile ai quali gli operatori possono “agganciarsi”. «Il tratto di strada interessato è lungo circa dieci chilometri e le antenne saranno installate ogni due o tre chilometri», spiega l’assessore regionale alla Funzione pubblica e semplificazione Callari, che aggiunge che «i lavori partiranno a breve e dovrebbero concludersi rapidamente. Seguirà una fase che consentirà agli operatori di agganciarsi alle antenne. Il mio auspicio - sottolinea l’assessore - è che si riesca a chiudere la partita e rendere operativo il sistema entro l’estate, ma prudenzialmente dico entro la fine dell’anno, perché se i lavori sono semplici, altrettanto non si può dire della parte burocratica. Il problema è conosciuto e costringe chiunque a interrompere ogni comunicazione lungo la strada costiera. Andava risolto e lo faremo, con una dotazione di piccole antenne a basso impatto ambientale e visivo, che non deturperanno in alcun modo l’ambiente in una zona di pregio, dove non si possono fare scavi e posizionare grandi antenne».
Una nuova tecnologia
Spiega ancora Callari che «si tratta di un sistema per la connettività mobile basato su una tecnologia chiamata Das, Distributed antenna system. Lo realizzeremo dopo la gara, chiusa, che la Regione ha affidato a Insiel, grazie a fondi pari a 400 mila euro, stanziati con la manovra di fine anno. Quando avevo proposto di installare questo sistema e risolvere una volta per tutte il problema - aggiunge l’esponente della giunta Fedriga - c’è chi ha sgranato gli occhi, ma andava fatto: negli ultimi anni ci si è concentrati così tanto sulla fibra e internet ultra veloce da dimenticare alcune cosa elementari come il segnale dei telefonini mobili. Cosa che oggi risolveremo, con buona pace dei turisti, di chi in costiera vive e usa l’auto per spostarsi».
La scarsa copertura telefonica
Al di là del progetto triestino, la Regione sta lavorando anche per risolvere problemi di lunga data in altre aree con scarsa copertura telefonica. Accade ad esempio lungo il Vallone, nell’Isontino, o in alcune aree di montagna del Friuli e del Pordenonese. Si tratta di zone definite marginali, dove gli operatori non hanno alcun interesse economico a investire su nuove antenne, e la Regione, come spiega la Direzione centrale Patrimonio, demanio e sistemi informativi, decide di sobbarcarsi il costo dell’infrastrutturazione, per metterla poi a disposizione degli operatori. L’amministrazione regionale quindi realizzerà tralicci adatti a ospitare antenne di telefonia mobile con una investimento compreso tra i 2 e i 3 milioni di euro.
Date incerte per la strada del Vallone
Quando potremo telefonare senza rischiare di perdere continuamente il segnale lungo la strada del Vallone? Magari prima di Go2025? «Una data non c’è - spiega ancora l’assessore regionale Sebastiano Callari - ma sarà certamente entro fine legislatura, cioè entro il 2027, quando il Fvg sarà la prima regione in Italia interamente coperta da fibra o, laddove impossibile, da segnale satellitare wi-fi».