“Mi hai danneggiato lo specchietto, pagami”, ma è una bugia: operatrice sanitaria sventa un tentativo di truffa

Sventata truffa dello specchietto rotto a Fontanafredda: Roberta Gualandi non è caduta in trappola e ha smascherato il raggiro in via Grigoletti. «Attenzione alla truffa dello specchietto – ha segnalato l’operatrice socio-sanitaria –. In centro ero alla guida della mia Citroen quando ho sentito un rumore di un sasso sulla carrozzeria. Un ragazzo sulla sua auto gesticolava e mi ha seguito fino a casa di mia madre. Ha sostenuto che gli avevo rotto lo specchietto: sono caduta dalle nuvole».

È arrivata la richiesta dei danni presunti. «Dammi cento euro, mi ha detto l’uomo di circa 25 anni – ha raccontato –. Mi sono rifiutata perché la mia auto non aveva un graffio: gli ho chiesto il numero di cellulare ed ero pronta a chiamato mio fratello e le forze dell’ordine». La reazione è stata immediata. «È salito sulla sua utilitaria grigia dicendo che avrebbe pagato lui stesso i danni – ha continuato la donna – e se n’è andato insultandomi».

Il ventenne si è imbattuto in un’automobilista che non si è fatta fregare. «Voglio avvisare gli altri cittadini di non cadere nella trappola – spiega Gualandi – e di reagire con decisione, senza pagare. Perché il fantomatico danno allo specchietto è pura finzione».

Il tentativo di truffa si concluso con la fuga. «È andata bene ma sono rimasta scossa – va avanti la donna –. Non mi dimenticherà mai il volto di quel ragazzo».

Quella dello specchietto rotto è un classico, nel repertorio delle truffe su strada: un finto danno all’auto è presentato dai truffatori di turno. Di solito, la richiesta è un risarcimento bonario.