Centinaio affonda il Pgt di Pavia: «Meglio se l’approva il prossimo sindaco»
PAVIA. «L’approvazione del Piano di governo del territorio? Io la rinvierei alla prossima amministrazione. In questo momento non c’è la giusta serenità per approvarlo. E soprattutto, questo “alone” di parentele sul documento mi lascia molto perplesso». Gian Marco Centinaio, vice presidente leghista del Senato ed ex vice sindaco di Pavia, dice la sua sul documento di programmazione urbanistica che dovrebbe tornare in Consiglio ad aprile.
L’operazione
La presa di posizione di Centinaio arriva all’indomani dell’ufficializzazione del candidato che il centrodestra proporrà alle comunali del prossimo 8 e 9 giugno: Alessandro Cantoni. Un’operazione che il senatore leghista ha portato avanti con determinazione. Ma, soprattutto, all’indomani del “no” da parte dei vertici romani del centrodestra alla ricandidatura del sindaco uscente, Fabrizio Fracassi. E il Piano di governo del territorio in discussione in Consiglio comunale ormai da mesi e mesi porta proprio la firma del sindaco Fracassi. Il riferimento di Centinaio all’alone di parentele riguarda la dichiarazione resa pubblicamente dal primo cittadino a metà dicembre 2023. Fracassi disse di avere scoperto di essere incompatibile con il documento (o quanto meno con l’adozione votata a fine gennaio 2023) a causa della presenza tra i terreni presi in considerazione di un’area a Pavia Nord della società Du Port Srl, riconducibile alla cugina, Giovanna Fracassi, a sua volta madre del parlamentare europeo Angelo Ciocca. Ma come la pensano nel gruppo della Lega? Eugenia Marchetti, vice capogruppo, dice: «L’idea iniziale del Pgt era buona. Purtroppo negli ultimi mesi sono insorti problemi di carattere tecnico e giuridico e credo che ormai, considerati i tempi a disposizione, sarà difficile arrivare all’approvazione». Roberto Mura, invece, ritiene che «sarebbe importante arrivare all’approvazione, lasciando uno strumento che potrà eventualmente essere modificato dalla prossima amministrazione». «Tuttavia – aggiunge – bisogna verificare se vi siano le condizioni per votare l’approvazione. Se non ci sono i numeri, insomma, ha ragione il senatore Centinaio». A orientare in maniera decisiva le posizioni dei consiglieri, tra l’altro, sarà anche la soluzione al tema delle incompatibilità. Un nodo che si dovrebbe sciogliere con il voto, il prossimo 4 aprile, della delibera di convalida degli eventuali conflitti di interesse, ma sul quale in molti continuano a nutrire dubbi e preoccupazioni.
No a via Marangoni
Nel frattempo, il consigliere Niccolò Fraschini (Pavia Prima) che aveva annunciato di non voler votare il Pgt sino a quando non fosse stata cancellata la ricandidatura di Fracassi, ieri ha detto: «Sulla base delle trattative e del nostro coinvolgimento nelle prossime elezioni, potremmo decidere di votare il Pgt, ad eccezione dell’area di via Marangoni alla quale siamo fermamente contrari».
La segretaria cittadina di FdI aggiunge: «Il mio partito è sempre per procedere all’approvazione dopo avere stralciato le aree private. Tuttavia crediamo che dovranno esserci gli opportuni approfondimenti prima delle sedute programmate. Approfondimenti già avviati e tutt’ora in corso». Gli altri tre quarti del gruppo consigliare di FdI (Nicola Niutta, Angelo Rinaldi e Luca Bianchini) mantengono le loro perplessità sul Pgt, «soprattutto con riferimento alla procedura sempre più intricata».
Proprio per dissipare le residue paure dei consiglieri, che temono in caso di ricorso del documento di essere chiamati a rispondere personalmente dei “vizi” contenuti nell’atto, ieri sera si è tenuta una nuova commissione Territorio dedicata ad approfondire il tema incompatibilità.
Conflitti di interesse da dichiarare entro mezzogiorno di lunedì
È stato fissato alle 12 di lunedì 25 marzo il termine entro il quale i consiglieri comunali dovranno dichiarare eventuali situazioni di conflitto di interesse con il Pgt adottato. Questo perché l’amministrazione ha deciso di portare in Consiglio comunale la delibera di convalida delle situazioni incompatibili alla seduta del prossimo 4 aprile. Sono necessari, quindi, i tempi tecnici per istruire la pratica, portarla in giunta, in commissione Territorio e, infine, in Consiglio comunale. La comunicazione firmata dal presidente del Consiglio comunale, Nicola Niutta, specifica che il silenzio del singolo consigliere sarà considerato equivalente alla mancanza di situazioni di incompatibilità. La questione dei potenziali conflitti di interesse era sorta dopo che il sindaco Fracassi ne aveva dichiarato uno proprio, che potrà essere sanato solo con la votazione della delibera di convalida. In questi giorni i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione hanno cercato di capire se la rispettiva proprietà di terreni o di fabbricati possa integrare gli estremi del conflitto di interesse da sanare.