Lisistrata di Sangati al teatro Verdi con la locandina di Alessio B
Questioni di genere e strategie di pace. Sono temi oggi più che mai attuali quelli al centro di Lisistrata, la commedia di Aristofane, la prima nella storia ad avere una donna come protagonista, che il regista Giorgio Sangati porta in scena al Teatro Verdi di Padova. La nuova produzione della Fondazione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale debutta in prima nazionale sul palcoscenico padovano mercoledì 10 aprile (ore 20.30) con un allestimento in equilibrio tra la fedeltà della drammaturgia al testo originale e un’ambientazione contemporanea.
Lo sciopero del sesso
Ad Atene il malgoverno degli uomini ha superato ogni limite, imperversa la corruzione e una guerra devastante sta dissipando le casse dello stato e priva le donne di mariti, figli e padri. Lisistrata, ovvero “colei che scioglie gli eserciti”, decide di radunare un gruppo di donne ed elabora una doppia strategia: lo sciopero sessuale ad oltranza fino al raggiungimento della pace e un colpo di stato per occupare l’Acropoli e prendere il potere.
L’impresa non si rivelerà per nulla facile, sia per la feroce e ottusa opposizione dei maschi (dei più vecchi in particolare), sia perché le donne dovranno a loro volta rinunciare al piacere del sesso, ma il ricatto alla fine sortirà gli effetti sperati mettendo fine al delirio.
Lo spettacolo
Sulla scena Angelica Leo veste i panni di Lisistrata accompagnata da Katiuscia Bonato, Alberto Fasoli, Giada Capecchi, Giacomo Mangiola, Magdalena Soldati, Leone Tarchiani, Sara Verteramo e Mattia Vodopivec. Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione e dopo il debutto padovano sarà a Treviso, al Teatro Mario Del Monaco dal 17 al 21 aprile.
La scenografia e i costumi
La scenografia curata da Alberto Nonnanato rappresenta uno spazio urbano e ridisegna l’Atene del testo di Aristofane come una città contemporanea e a tratti mediorientale, mentre i costumi realizzati da Eleonora Rossi alludono a un società militarizzata e patriarcale, in cui gli uomini al potere, costantemente impegnati in operazioni belliche, vestono divise militari dai colori insoliti, brillanti e assolutamente inadatti alla scopo di protezione e di mimesi ma efficaci nell’evidenziarne l’inutilità strategica.
Atene è una città in guerra, dove la democrazia è sospesa: il filo spinato, i muri di cemento, i cassonetti incendiati raccontano il conflitto che abita dentro e fuori la città. i vari elementi della scena costruiscono uno spazio labirintico su più livelli, nel quale si giocano le relazioni tra gli uomini e le donne protagoniste della commedia, mentre un grande volto maschile domina e incombe sull’Agorà, immagine iconica del potere oligarchico.
Le luci dello spettacolo sono realizzate da Paolo Pollo Rodighiero, mentre la colonna sonora in cui ricorre come leitmotif Gli uomini non cambiano di Mia Martini è di Giovanni Frison, la cura dei movimenti infine è affidata a Norman Quaglierini.
Il manifesto
Il manifesto dello spettacolo è nato dalla collaborazione tra il TSV-Teatro Nazionale e lo street artist padovano Alessio B per un’iniziativa di solidarietà.
Partendo dal costume di scena di una delle protagoniste, che all’interno dello spettacolo rappresenta la ribellione, l’artista ha realizzato un graffito che è possibile ammirare in una via del centro storico di Padova, nei pressi del Teatro Verdi.
In seguito, l’opera è stata fotografata da Serena Pea ed è stata utilizzata come immagine della locandina dello spettacolo.
Il TSV donerà 500 locandine a Casa Priscilla, punto di riferimento nel territorio padovano per il supporto, 365 giorni l’anno 24 ore su 24, a donne maltrattate, bimbi e nuclei familiari che vivono in situazioni di marginalità in difficoltà, che le userà per svolgere una raccolta fondi.
Gli spettatori troveranno uno stand con i volontari di Casa Priscilla nel foyer del Teatro Verdi durante ogni serata dal 10 al 14 aprile e, tramite un’offerta libera, potranno ricevere una copia della locandina dello spettacolo, contribuendo alla raccolta fondi.
Note di regia di Giorgio Sangati
“Nel 411 a. C. non era certo uno scenario plausibile (tutt’altro) e Aristofane scrive, di fatto, la prima commedia con protagonista una donna, il primo testo della cultura occidentale che affronti il problema dell’emancipazione femminile senza limitarsi al lamento di una condizione discriminata (come era avvenuto per la Medea di Euripide), ma portando in scena la volontà di porsi come soggetto storico attivo per cambiare il mondo.
Tutto questo è possibile solo grazie all’irrealtà programmatica della commedia greca che, provocando, immagina l’impensabile (le donne erano pressoché escluse dalla vita pubblica). A quasi 2500 anni di distanza, ora che il patriarcato inizia a vacillare, sorprende realizzare quanto tempo è stato necessario perché l’impossibile divenisse reale (o quasi).
Se in molti paesi negli ultimi decenni è iniziato un percorso che ha come obiettivo una reale parità di diritti e non è più raro vedere capi di governo donne, in altri le stesse sono ancora lontane dal vedersi riconosciuta anche solo la possibilità di esprimere posizioni politiche. Lo scenario immaginato da Aristofane allora si fa più concreto che mai e la lotta di Lisistrata e delle sue compagne, ricordando quella ben più drammatica in atto proprio in questo momento storico, si proietta in un futuro che speriamo prossimo.
Un testo-laboratorio che mette in comunicazione classico e contemporaneo, ideale come palestra per le attrici e gli attori della Compagnia Giovani che avranno modo di confrontarsi con colleghi e colleghe più esperti/e”.
Il calendario degli spettacoli
TEATRO VERDI – PADOVA
Mer 10 aprile 2024 ore 20.30
Gio 11 aprile 2024 ore 19.00
Ven 12 aprile 2024 ore 20.30
Sab 13 aprile 2024 ore 20.30
Dom 14 aprile 2024 ore 16.00