Sicurezza sul lavoro, il governo cambia ancora il decreto. Sindacati e opposizioni: “Non basta: fermare catene di subappalti”
Dopo l’incontro di ieri, mercoledì 10 aprile, con le parti sociali, la maggioranza ha deciso di rivedere le norme per la sicurezza dei luoghi di Lavoro messe a punto dalla ministra Marina Calderone all’indomani delle morti nel cantiere Esselunga di Firenze, il 16 febbraio scorso. Effetto dell’ennesima tragedia, quella di Suviana, e dello sciopero indetto […]
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Dopo l’incontro di ieri, mercoledì 10 aprile, con le parti sociali, la maggioranza ha deciso di rivedere le norme per la sicurezza dei luoghi di Lavoro messe a punto dalla ministra Marina Calderone all’indomani delle morti nel cantiere Esselunga di Firenze, il 16 febbraio scorso. Effetto dell’ennesima tragedia, quella di Suviana, e dello sciopero indetto per oggi da Cgil e Uil. Tra le novità al voto in commissione Bilancio alla Camera, dove è arrivata anche la ministra, la parità economica e normativa per i lavoratori in appalto, con l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, escludendo quindi la formula “più applicati” e dunque i contratti pirata. Saranno sanzionati anche i committenti delle opere senza il documento “Durc di congruità”, sia per appalti pubblici che privati, senza soglie minime per quelli pubblici e con soglie riviste al di sopra dei 70.000 euro per quelli privati. E poi le sanzioni per le grandi imprese che violano le norme di sicurezza aumenteranno al 10% dell’appalto anziché, com’era stato previsto, tra 6.000 e 12.000 euro. Resta fuori, un esplicito divieto al subappalto a cascata, né è stata prevista un’estensione della patente a punti a tutti i settori oltre l’edile, come chiesto da sindacati e dalle opposizioni. A meno di nuove modifiche introdotte emendando il decreto Pnrr che contiene la riforma di Calderone. “Siamo in attesa della ministra Calderone mentre proseque l’esame del Pnrr in commissione Bilancio. Di fronte alle notizie drammatiche delle cronache dai cantieri di tutta Italia contiamo che la ministra non venga solo a parlarci di patenti a punti ma di fermare le catene de subappalti e del lavoro come una merce da prendere al discount”, ha dichiarato nelle ultime ore il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Bilancio, Marco Grimaldi.
“La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si è intensificata dopo la tragedia nel cantiere Esselunga di Firenze ha iniziato a produrre importanti risultati, e per questo avanti con lo sciopero generale di domani insieme alla Uil”, hanno detto ieri la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il segretario generale della Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi, dopo l’incontro al ministero del Lavoro dove sono stati illustrati gli emendamenti al dl Pnrr. “Rispondono alle nostre rivendicazioni – hanno detto i segretari -: il ripristino della normativa precedente il 2003 sulla parità di trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello dell’impresa appaltante, per appalti e subappalti in tutti i settori, anche del privato, e applicazione dello stesso Coni quando corrispondente; il ripristino del riferimento ai Ceni firmati dai sindacati ‘comparativamente più rappresentativi’ che era stato sostituito con ‘contratti maggiormente applicati’, agevolando accordi con sindacati pirata; l’introduzione delle sanzioni ai committenti pubblici per qualsiasi importo e ai committenti privati, sopra i 70mila euro, in caso di Durc di congruità negativo nell’edilizia. “Negative invece – sottolineano Re David e Genovesi – la conferma del limite per la patente a crediti ai soli cantieri mobili edili e senza comprendere anche le malattie professionali; nessuna norma per limitare gli appalti al massimo ribasso nel privato; la totale assenza di un piano nazionale di prevenzione su salute e sicurezza con relativo e adeguato finanziamento, di cui l’ultima tragedia alla centrale idroelettrica al lago di Suviana, insieme al susseguirsi di quotidiane morti e infortuni sul lavoro, denotano l’assoluta urgenza”.
“Pur avendo apprezzato alcuni importanti passi avanti, che avevamo fortemente rivendicato, come il riconoscimento dell’eguale trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto nei contratti stipulati dalle sole organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative e aver ridotto le soglie per le sanzioni sulla mancata applicazione della congruità negli appalti pubblici e privati a 70mila euro, riteniamo che permangono molte criticità e mancanze”, hanno affermano la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il segretario generale della Feneal-Uil, Vito Panzarella, al termine del tavolo tecnico al ministero del Lavoro sulla sicurezza e sulla patente a crediti. In primis, proseguono, “riteniamo che l’estensione della patente a tutti i settori e le tipologie di impresa sia assolutamente prioritaria, oggi ancora di più se pensiamo alla tragedia accaduta ieri al lago di Suviana. Vogliamo la reintroduzione del cartellino identificativo per chi entra nei siti produttivi per poter verificare la regolarità del rapporto di lavoro”. Dura anche Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro della segreteria nazionale del Pd, che oggi è in piazza insieme ai sindacati. “Abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la necessaria estensione delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Ma su tanti altri aspetti, fra cui formazione, prevenzione, patente a crediti, contrasto alla precarietà del lavoro, le risposte sono ancora totalmente insufficienti”.
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