Monaco controcorrente: “Sinner ammirevole, ma se fossero tutti come lui, che noia…Scorretto attaccare Rune”
Nel consueto appuntamento quotidiano di TennisMania, la trasmissione in collaborazione tra OA Sport e Sport2U, si è parlato della sfida tra Jannik Sinner ed Holger Rune e soprattutto del comportamento tenuto dal giovane danese lungo tutto l’incontro ed in particolare tra secondo e terzo set. Ai microfoni come sempre Dario Puppo, Massimiliano Ambesi e Guido Monaco, con quest’ultimo che si è espresso dalla parte del danese.
Questo il primo commento sul match di Monaco e sulle reazioni di Rune: “Trovo la regola dello shot clock uno schifo assoluto. Una regola che va contro il tennis. Se uno scambio dura un colpo o dura trenta colpi non si può dare lo stesso tempo per recuperare, perchè ne va dello spettacolo. Lo shot clock è superfluo, anche perchè ci sono degli arbitri che dovrebbero gestire la partita. Il warning è comunque sacrosanto, anche Sinner si era lamentato. Rune ha voluto poi fare il furbo, metterla un po’ in bagarre, ma comunque non meritava una bordata di fischi per quello che ha fatto. Sostanzialmente non è successo nulla. Ho beccato la previsione di ieri, ma con un Sinner molto più cinico in certi momenti questa è una partita che deve finire in due set. Ha rischiato di perderla, ma poi è stato bravo”.
Sempre Monaco sul Rune giocatore, esaltando notevolmente le qualità del danese anche sopra a quelle di Sinner: “Rune è veramente un giocatore straordinario, che se si rimette in linea sta alla pari con Alcaraz e Sinner e può battagliare con loro. La velocità di palla non è inferiore, scambiavano a velocità simili, fisicamente è un toro, a rete gioca dieci volte meglio di Sinner, ha una sensibilità di mano cento volte meglio di quella di Sinner“.
Il giornalista di Eurosport attacca anche duramente la classe arbitrale: “Senza gli arbitri non ci sarebbe lo sport, senza regole non ci sarebbe lo sport, ma io non ho grande stima della classe arbitrale, anche per alcune esperienze dirette che ho vissuto. Quando tu arbitri su terra rossa con i giudici di linea tu non devi fare niente, se tu riesci a creare una situazione di tensione significa che non sai fare il tuo lavoro. Per fortuna gli stanno trasformando in direttori del traffico e quando trovano uno un po’ caratteriale allora fanno venire fuori dei casini incredibili”
Non mancano anche le critiche al pubblico e alle prese di posizioni contro i giocatori: “Il pubblico se paga il biglietto non può fare quello che vuole. Il pubblico deve imparare a comportarsi. Devono fare gli educandi a casa loro con i figli. Pagano il biglietto e assistono ad uno spettacolo sportivo come il tennis, che è lo sport più frustante del mondo, che prevede giocatori che litigano con gli arbitri, che non sono d’accordo, che tirano la racchetta e che poi prenderanno le loro punizioni. Non deve essere il pubblico ad educare i giocatori. Sono stanco di sentire questi moralisti, che se la prendono contro tutti i giocatori. E’ stato ridicolo fischiare Rune”.
Sulle prestazioni di Sinner in questa settimana: “Sinner non sta giocando il suo miglior tennis. Rune, però, aveva solo un modo di giocare per vincere, restando sempre dentro al campo e sparando tutto. Era cotto e se Sinner avesse fatto il break prima, la partita finiva facile in due set. Rune ha voluto metterla in caciara e per me quella è anche una qualità, visto che fino all’ultimo provo a fare qualcosa, anche oltre il regolamento. Se poi non vale me lo dice l’arbitro e non il pubblico. Rune è stato bravo a portarla al terzo, poi la benzina finita e un Sinner molto più freddo hanno inciso. A Jannik oggi è mancato un po’ l’istinto del killer. Comunque non c’è stato nessuno che ha detto che Rune è stato in campo cinque ore il giorno prima e che ha fatto uno sforzo disumano per lottare contro Sinner. Sarà antipatico, ma puntargli ogni volta il dito contro non è corretto”.
Le incertezze dopo il secondo set perso, ma subito scacciate via da Jannik: “Esistono due categorie di giocatori, quelli che, dopo aver perso un secondo set come quello perso da Sinner, si sciolgono come neve al sole, poi ci sono i fuoriclasse, a cui succede che possono perdere un set che non dovevano perdere, che riprendono tranquillamente a giocare e che il tennis è uno sport che ti dà occasioni. Sinner è un ragazzo lucido, ma sapeva di poter vincere la partita, perché è un fuoriclasse”.
Sulla semifinale tra Djokovic e Ruud: “Non ho visto Djokovic, ma Ruud mi dà sempre l’impressione di essere uno straordinario comprimario. Sicuramente è in crescita e ha fatto molto bene in questi giorni. La partita è comunque molto aperta, ma credo che Djokovic la farà sua. Inoltre Djokovic è un perfezionista, sa benissimo che non sta giocando al 100% e sicuramente vorrà migliorare ulteriormente“.
Le chiavi tattiche della sfida tra Sinner e Tsitsipas: “Sinner dovrà caricare sul rovescio di Tsitsipas. Il greco gioca molto più indietro e quindi ti darà sicuramente più tempo. Oggi un Sinner anche non perfetto ha comunque del margine contro sia Tsitsipas sia Rune. Magari tra due settimane questa partita la vedo magari vicina ad un 50/50, se migliorano. Così però la vedo anche in vista della finale di domenica. Questo Sinner basterà per vincere Montecarlo, ma per vincere ancora nelle prossime settimane dovrà crescere ulteriormente il suo livello”.
Monaco non vede alcun cambiamento nel gioco di Sinner, soprattutto sulle possibili variazioni tanto volute e richieste: “Dopo che mi hanno riempito la testa per due anni sulle variazioni di Sinner, oggi ho visto un Sinner che non è mai venuto a rete. Ho continuato a vedere il Sinner bum bum bum. Non si può parlare che tre smorzate in un match di tre set sia un numero che basta per parlare di variazioni. Io mi aspettavo di vedere qualcosa di diverso e vorrei vederlo provare qualcosa in più, se proprio devo trovare una critica”.
Sui giocatori bad boy: “Negli ultimi anni si sono molto affievoliti i personaggi fuori dalle righe. Ora stanno tornando con Rune e Medvedev. Nell’epoca di Federer, Nadal e Djokovic, dove ogni volta che Djokovic faceva una smorfia succedeva di tutto perché gli altri due erano perfettini. Fare un po’ di show ci sta. Fossero tutti come Sinner, che è sicuramente ammirevole ed è un esempio, sarebbe una noia mortale. Rune in campo ha un fare arrogante, gli piace provocare, gioca sui nervi, ma io non gli ho mai visto fare nulla di scandaloso. Nadal perdeva tempo ad ogni punto, Murray ha passato la carriera a fare il moribondo. Rune è un ragazzino di vent’anni che vuole un po’ provocare. Poi c’è il pubblico che fischia Djokovic che è il più grande della storia”.
In chiusura poi un commento sulla sorprendente decisione di Luca Nardi di separarsi da Giorgio Galimberti dopo pochi mesi e anche vincenti: “Non vorrei che fosse per la nostalgia di casa. E’ un ragazzo molto particolare che deve ancora maturare, non credo sia successo qualcosa con Galimberti. Ha stupito molto anche me per le tempistiche”.