Challenger Cagliari, niente finale tutta italiana. Navone batte con merito Darderi-
[3] M. Navone b. [8] L. Darderi 6-3 7-5
Con grande merito Mariano Navone conquista la finale del Challenger 175 di Cagliari. Batte Luciano Darderi e prosegue il suo cammino verso la possibilità di entrare tra le 32 teste di serie per il Roland Garros. Finisce 6-3 7-5 con poche recriminazioni per l’azzurro che ha sofferto molto nei suoi turni di battuta, non trovando profondità con i suoi colpi. Molto falloso con il dritto, Darderi ha cambiato tattica nel secondo set dopo aver capito di non poter sfondare con il gioco da fondo. A quel punto ha sorpreso il suo avversario con numerose e pregevoli discese a rete. Da applausi comunque la crescita di Navone, giocatore dai colpi puliti e che spinge con grande determinazione. Affronterà Lorenzo Musetti per una bella finale in programma nel pomeriggio di domenica (ore 17.30 diretta SuperTennis).
Deficitaria la gara al servizio di Darderi al servizio che chiude con il 47% di prime messe in campo e del 50% di punti conquistati con essa. Dall’altra parte, argentino superiore con il 71% di prime messe in campo.
Le premesse del match
Entrambi sono tra le rivelazioni di questo 2024 ed entrano in campo con le idee ben chiaro. L’argentino deve provare a rincorrere l’opportunità di entrare tra le teste di serie del Roland Garros, mentre Darderi cerca il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Un successo al Challenger 175 di Cagliari potrebbe valergli tutto questo. Un grande sogno che si realizzerebbe per Luciano. I due si ritrovano dopo il 1° turno di Bucarest, dominato dall’argentino. A Buenos Aires, invece, era finita con il successo dell’azzurro. Navone viene dalla sconfitta a Madrid contro Holger Rune, per 7-6 al terzo, mentre Darderi ha centrato la prima vittoria a livello di 1000 contro Monfils in due set e poi aveva dato fastidio a Fritz.
Primo set a senso unico in favore dell’argentino
Partenza in salita per l’azzurro che si trova subito sotto 0-40 nel primo game. I colpi non funzionano, il dritto latita e un doppio fallo lo condanna a cedere il servizio. Darderi in difficoltà anche nel terzo game, ma ai vantaggi riesce a spuntarla e a muovere il punteggio. Inutile sottolineare per chi sia il tifo del prestigioso Tennis Club di Cagliari.
Entra in partita l’azzurro spingendo molto sulla diagonale del dritto e trovando due errori di Navone che lo mandano sul 15-30. Arrivano due palle del possibile controbreak quando il rovescio dell’argentino finisce in rete. Sulla prima arriva l’errore di Darderi, ma sulla seconda la sua spinta da fondocampo è asfissiante e vince lo scambio con un gran dritto a campo scoperto, dopo aver mandato fatto correre i chilometri al suo avversario: 2-2. Ma il controbreak è un presagio all’idea che le cose siano cambiate. Navone da fondo torna a spingere e strappa subito il servizio nuovamente al suo avversario. Primo set a senso unico con l’argentino che da fondo campo crea grossi problemi a Darderi. Spinge bene col dritto e trova subito il doppio break di vantaggio che vale il 6-3 del primo parziale. Testa di serie n. 3 del seeding che serve il 76% di prime palle contro il 58% del suo avversario che con la prima di servizio vince il 48% dei punti.
Nel secondo set, Darderi lotta, ma alla fine si arrende all’esplosività del suo avversario
Cambia registro l’azzurro nel secondo set: si presenta a rete e decide di non aspettare più i colpi del suo dirimpettaio, soprattutto perchè non trova la profondità necessaria.
Navone punta molto sul suo servizio e cancella la prima palla break del secondo set in suo sfavore. Si gira 2-1 senza break con molta più determinazione da parte di Darderi. Il gioco a rete gli dà gioie ma anche dolori nel quarto game in cui sale 40-15 ma poi sbaglia uno smash a rete semplicissimo. Navone lo costringe ai vantaggi dopo uno scambio a sportellate, nel quale la spunta con grande personalità. L’argentino spreca per centimetri un dritto lungolinea che finisce in corridoio e ne sbaglia un altro con molta più abbondanza: è 2-2. Proseguono gli orrori in serie di Navone che ha un attimo di appannamento e si ritrova 0-40 con tre palle break da fronteggiare. Le prime due se ne vanno via senza patemi d’animo per lui, ma sulla terza Darderi trova un dritto all’incrocio delle righe che gli vale il break del 3-2 e il primo vantaggio nel match. La testa di serie n. 8 del seeding non riesce a prendere il largo: un doppio fallo, un errore di dritto gli costano la palla del possibile contro break. Navone sbaglia in lunghezza e Darderi ringrazia. Il dritto di quest’ultimo, però, torna a latitare e arriva una seconda palla break che gli vale il 3-3. L’azzurro affonda in rete il dritto e protesta per una palla a suo giudizio out. Ma per l’arbitro, sceso a controllare, il parere è differente. Passato il momento di appannamento Navone torna a spingere con i suoi colpi e Darderi deve esaltarsi per portare a casa un “15”, come quando chiude a rete con una pregevole volée uno scambio delicato per il 30-15 sotto 3-4. L’azzurro è costretto ai vantaggi ma se la cava egregiamente soprattutto perchè ormai sorprende l’avversario accorciando a rete appena può. La pressione è tutta su Darderi che per ben due volte è costretto a servire per restare nel set. Sul 6-5 in favore dell’argentino va sotto 15-30, ma reagisce con un dritto potente. Il match point arriva con un errore di dritto dell’azzurro che manda in corridoio un colpo molto rischioso. Navone gioca uno scambio straordinario e mette all’angolo il suo avversario. Arriva uno smash rischioso difeso da Darderi, ma poi chiude a rete e conquista la finale di Cagliari con Musetti.