Il primo compleanno senza Giulia Cecchettin, lo strazio di papà Gino
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Oggi, 5 maggio, avrebbe compiuto 23 anni. «Ricorrenze come queste pesano, sono annichilito». Sistemate 23 rose bianche sulla tomba, come gli anni che avrebbe compiuto
«Oggi ho avuto una brutta giornata. Mi sono alzato e Giulia già mi mancava come non mai. Il dolore mi sovrasta a tal punto, che anche io sono annichilito». Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane studentessa di ingegneria assassinata l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, non trova conforto.
Il 5 maggio, oggi, sarebbe stato il 23esimo compleanno della figlia. Ma gli anni non li compirà, perché i suoi sogni e le sue speranze si sono spezzati un sabato sera autunnale, a pochi metri da casa. Quello di oggi, è l’anniversario più triste, il compleanno più assordante. Quello dell’assenza. In cui tutti i pensieri tornano sempre allo stesso punto.
«È il primo compleanno senza di lei» dice il padre «sono ricorrenze come queste, in cui ti manca come non mai. Penso che 23 anni fa l’ho vista nascere, e mi distrugge». Gino passerà la giornata in famiglia. Non c’è nulla in programma, di particolare. Ma è come ci fosse. «Cosa c’è di più se non il pensiero e il ricordo. Nulla possiamo fare più di quello che facciamo. Io mi adopero perché non esistano altri papà che piangano la figlia morta, ma il dolore mi sovrasta a tal punto che anche io sono annichilito».
Non è il Gino Cecchettin visto in più di un’occasione. L’uomo che nell’aiutare gli altri genitori come lui, ha trovato una catarsi: è fiaccato dal dolore.
Soppesa le parole e sembra non ce la faccia a reggere una mancanza così forte. Un’assenza così grande. Un motivo di amarezza, è che ieri avrebbe dovuto presentare il libro sulla figlia al Naviglio, a Padova. Un intervento atteso, proprio perché alla vigilia del compleanno di Giulia. Il papà della giovane precisa, però, di non aver annullato l’evento per impegni personali.
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«Ho appena finito di parlare con gli organizzatori, a me è stato comunicato che l’evento non si sarebbe tenuto per questioni tra organizzatori, ecco. Mi dispiace, perché sinceramente alla fine ho preso atto della decisione, ma come sempre le cose vengono distorte e non capisco il perché». Domani lo passerà in famiglia, con Elena e Davide? «Con loro, e con Giulia» ripete.
Lo zio, Andrea Camerotto, affida ai social un dolce e struggente ricordo della nipote cui era molto affezionato: «Avrei dovuto pensare a che regalino farti per il tuo 23esimo compleanno» scrive «e come sempre sarei tornato a darti una mancetta che tu, come i tuoi genitori ti hanno insegnato, avresti speso con parsimonia per lo studio o per i tuoi svaghi. Cara stellina sono passati pochi ma lunghi mesi e mi sono reso conto che tu sei stata un regalo.
Ci hai regalato sorrisi, bontà, altruismo, intelligenza e delicatezza. E molto altro. Sei stata tu il regalo per ben 22 anni e per questo non mi sento di farti gli auguri per i tuoi 23, mi sento di dirti solo grazie». Termina: «E non so dove o quando ma so che ci ritroveremo per stare ancora tutti bene assieme. Ciao dolce tesoro di tutti e dello zio, salutami la mamma».
Sulla tomba di Giulia, seppellita a Saonara, accanto alla madre Monica, lo zio e la sua famiglia hanno posato 23 roselline bianche, come gli anni che avrebbe dovuto compiere. «Abbiamo fatto solo questo, il nostro piccolo regalo. Sarà una giornata di ricordi e di riflessione, come tutti i giorni, in cui pensiamo a lei. Non abbiamo fatto dire una messa in parrocchia, quello lo facciamo già una volta al mese, quando ci sentiamo. Il nostro è il dolore che vivono tutte le famiglie quando manca qualcuno».
Una mancanza composta, che sarà vissuta da ciascuno in modo differente, nel proprio intimo, ma nel ricordo di Giulia.