Asili nido, in arrivo 18 milioni per creare 800 nuovi posti
Sono 35 i Comuni della provincia coinvolti. Possibilità di aggregazione per i territori più piccoli
Sono oltre 18 i milioni destinati al Padovano nell’ambito del nuovo piano per gli asili nido contenuto nel decreto del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Un progetto che complessivamente vale 734,9 milioni in Italia. Il piano, in linea con gli obiettivi del Pnrr, punta quindi a incrementare i posti negli asili nido con l’obiettivo di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un aiuto alle famiglie: l’orizzonte è quello di incrementare i posti disponibili del 33% entro il 2027.
I numeri nel Padovano
In provincia di Padova sono coinvolti in questa tranche 35 Comuni con importi variabili da un massimo di 864 mila euro a un minimo di 480 mila per un totale di 18.366.000 euro. In particolare, è prevista un’attivazione di posti per fasce: venti posti per i Comuni che riceveranno l’importo più basso; 24 per quelli destinatari di 576 mila euro; 28 posti per i Comuni come Borgo Veneto che riceveranno 672 mila euro e 36 per i territori che riceveranno il contributo più alto, ovvero 864 mila euro. In tutto 800 posti.
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Il decreto
Le risorse derivano in parte da economie del precedente Piano, varato lo scorso anno e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Il decreto, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili – di cui il 40% destinate al Mezzogiorno – definisce i criteri di riparto tra i Comuni, tenendo conto dei dati Istat relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33%, alla popolazione residente e al numero dei bambini presenti in quella determinata fascia d’età (almeno 60 secondo i dati Istat 2021).
In base ai progetti finanziati con il precedente bando e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica del Pnrr di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.
Questi criteri hanno consentito di individuare quindi l’elenco di Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare.
I piccoli comuni
In ogni caso, potranno candidarsi anche Comuni più piccoli di quelli individuati, e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni – ovvero meno di 60 bimbi residenti sul territorio e copertura del servizio inferiore del 33% –, aggregandosi con Comuni limitrofi mediante convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio: a queste soluzioni è destinato il 10% dello stanziamento complessivo.
I termini
Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti nell’elenco. Entro il 31 maggio dovranno pervenire istruttoria e autorizzazione da parte dell’Unità di Missione Pnrr del Ministero al finanziamento ed entro il 31 ottobre i Comuni dovranno aggiudicare i lavori nel rispetto di cronoprogramma e procedure previste nell’accordo di concessione.