Il Festival Scienza e virgola torna a Trieste per celebrare la diversità
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foto da Quotidiani locali
Nel suo libro Il giardino contro il tempo, che presenterà per la prima volta in Italia a Scienza e virgola, la scrittrice inglese Olivia Laing disvela una verità sconcertante: ciò che talvolta si nasconde dietro i luoghi di bellezza per antonomasia, i giardini meravigliosi, i paesaggi inglesi a perdita d'occhio, è una storia di ingiustizie e sopraffazione.
Per creare molti degli spazi che ancora oggi amiamo, spazi che ci hanno insegnato a scambiare per natura incontaminata, sono stati eliminati villaggi, perpetrate violenze. «Come può – mi ha detto Laing – continuare a essere bello qualcosa che è basato sul dolore e la crudeltà?»
La scienza tutta sta attraversando un processo simile. Mentre procede in avanti nella scoperta, guarda indietro, a sé stessa, al proprio funzionamento e alle iniquità che per secoli sono sembrate normali. Mentre scrivo, le accademie sono in subbuglio, i giovani studenti nelle università di tutto il mondo s'interrogano, legittimamente, sul rapporto fra il sapere che coltivano e le strutture di potere che lo sostengono.
È inevitabile e fonte di speranza che lo facciano, e vogliamo farlo anche noi, a Trieste. Come sempre negli ultimi anni, a Scienza e virgola scegliamo di lasciare la porta spalancata al presente, affinché irrompa con la sua carica di domande. Vogliamo che il giardino della scienza non sia solo un bel dipinto da ammirare, ma riveli i suoi angoli bui, incolti, le sue contraddizioni.
Perciò ci sembrava importante mettere al centro della rassegna 2024 la parola «diversità». Di più: vogliamo celebrarla, la diversità, nel centenario di Franco Basaglia, che proprio a Trieste ci ha insegnato a pronunciarla, e a cui dedicheremo molta attenzione.
La diversità, in chiave scientifica, assume un significato preciso, programmatico. È quella dell'universo che è oggetto del nostro studio, è la biodiversità minacciata, certo, ma le diversità più rilevanti nella scienza sono quelle di chi osserva, riflette, studia. Non esiste progresso scientifico senza la moltiplicazione dei punti di vista. Fino a pochi anni fa, per esempio, non ci saremmo sognati di parlare di «scienza queer»: oggi vogliamo scoprire tutto ciò che questa nuova prospettiva può raccontarci.
E quest'anno vogliamo essere sbilanciati. Esplicitamente, fieramente sbilanciati verso la scienza considerata dalla prospettiva femminile. Quanto ci ha fatto perdere una marginalizzazione delle scienziate durata così a lungo? Quanto ci fa ancora perdere, e quanto possiamo recuperare? Cercheremo di capirlo con una quantità di ospiti, a partire proprio da Olivia Laing e Chiara Valerio, ma anche ripercorrendo le biografie di donne illustri del passato, e arrivando perfino a interrogarne qualcuna con l'intelligenza artificiale.
Benvenuti a Scienza e virgola 2024. Benvenuti nel nostro giardino diverso e selvaggio.
Dal 16 al 21 maggio, sei giorni di presentazioni con le autrici e gli autori delle ultime novità editoriali a carattere scientifico, ma anche teatro, cinema, dialoghi e laboratori.
I promotori
Scienza e Virgola è il festival organizzato dal Laboratorio Interdisciplinare della SISSA con l’Antico Caffè e Libreria San Marco, la Casa del Cinema, il Teatro Miela Bonawentura, il TriesteBookFest e con il sostegno di Le Fondazioni Casali, Fondazione CRTrieste, Fondazione Pezcoller, AcegasApsAmga, Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, iNEST – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, Istat - Istituto Nazionale di Statistica.
Media Partner di Scienza e Virgola 2024 sono RAI Friuli Venezia Giulia, RAI Radio 3 e nord/est multimedia.