L'ex governatore Galan: «Mose, è sparito un miliardo. Ma ho pagato solo io»
Cravatta rossa, camicia a righe. La calma nel parlare che lo ha sempre contraddistinto, ma in realtà Giancarlo Galan, pur sornione, è un fiume in piena. E’ ancora in tribunale a Padova, ma questa volta come testimone, citato da Alberto Gottardo, imputato in un processo per diffamazione in cui l’accusatore è Luca Zaia.
Parla, parla e parla. Sul Mose, ovviamente. Afferma di «aver tante cose da dire».
«Ho pagato solo io, tutti i politici sono stati assolti», esordisce Giancarlo Galan. «Ma manca all’appello un miliardo di euro transitato dallo Stato alle aziende, che fine ha fatto?».
«Qualcuno avrà voglia a di capire dov’è sparito un miliardo di euro. Io sono stato l’unico a pagare, i politici sono stati tutti assolti. Il Mose non è e non era un’opera di competenza regionale, io e i miei assessori non abbiamo mai firmato una delibera»
E continua: «Le tangenti? Se mi dicono dove sono i soldi glieli regalo tutti»
Ecco la videointervista all’ex presidente della Regione Giancarlo Galan
[[ge:gnn:mattinopadova:14298814]]
«Non ho progetti per il futuro, mi hanno tolto tutto l’entusiasmo. Con Forza Italia non ho più rapporti, ho rapporti solo con le persone.
Galan con ironia aggiunge: «Quelli che sono spariti saranno con il mio fantomatico tesoro. Io devo ancora capire il motivo per cui sono stato arrestato. Sono arrabbiato, ma tutto prima o poi verrà fuori. Ho tante cose da confessare, l’ho fatto e lo farò, ma sul Mose nulla».
Poi non mancano le frecciatine: «Come presidente della Regione ho la consapevolezza di aver fatto cose che rimarranno nella storia del Veneto: il Passante, il rigassificatore, gli ospedali. Cosa può fare di più un presidente?»