Udinese, verso la conferma degli undici che hanno vinto a Lecce
UDINE. Può cambiarle il nome, chiamandola semifinale e non “finale-salvezza” con l’intento di alleggerire la pressione, ma per Fabio Cannavaro e l’Udinese resta una partita da vincere quella che domani pomeriggio, dalle 15 e sotto gli occhi di uno Stadio Friuli Bluenergy Stadium stracolmo di aspettative, potrebbe portare al traguardo salvezza.
Per arrivare all’ambito risultato, in settimana l’Udinese si è preparata con il pieno di punti, fiducia e morale fatto a Lecce, ma anche col focus centrato sulle migliorie al gioco situazionale sul quale il tecnico sta battendo chiodo, volendo accelerare l’apprendimento e, di conseguenza, lo sviluppo in campo dei suoi giocatori.
Ecco, allora, che in settimana la fase di possesso palla e lettura dei tempi di gioco ha tenuto ancora banco perché la convinzione è che all’Empoli bisognerà togliere campo, per non permettere a Cancellieri e Cambiaghi gli uno contro uno in velocità, e pure il ritmo nelle fasi di transizione in cui i toscani sono ficcanti.
Può far specie dirlo, a cospetto di una partita da vincere, ma la priorità bianconera domani sarà non perdere, costruendo una prestazione intelligente che limiti i pericoli a quel Maduka Okoye che a Lecce è intervenuto solo due volte, salvando il vantaggio su una bordata destinata all’angolino al minuto 74.
Dici Lecce ed è proprio a Via del Mare che bisogna ritornare per carpire le scelte di Cannavaro, di un undici di partenza che dovrebbe ricalcare nella totalità la formazione varata in Puglia. Con questa premessa verrebbero avvalorate le parole rilasciate ieri dal tecnico su Roberto Pereyra, destinato ancora alla panchina in avvio pur essendo recuperato. Fuori l’esperto capitano nella partita più importante della stagione? Sembra proprio così, ma con annesso l’asterisco relativo alla strategia che porta a considerare l’esperienza del capitano da spendere proprio nel momento culminante della partita, ovvero nella ripresa.
Sta andando in questa direzione Cannavaro, deciso a battere il ferro finché è caldo, specie se il fuoco che si è riacceso è quello che ha rianimato Isaac Success, seconda punta di ruolo, ma da schierare ancora come trequartista assieme a Lazar Samardzic nel 3-4-2-1 alle spalle di Lorenzo Lucca.
Tutto questo ragionamento, fermo restando la conferma di una difesa che non dovrebbe toccata di una virgola, con Nehuen Perez a destra, Jaka Bijol al centro e Thomas Kristensen a sinistra, con l’accortezza ai raddoppi e ad accorciare le distanze per impedire di essere puntati e presi in velocità. Della serie, Cannavaro non vuole rivedere un altro Almquist che entra in area a cento all’ora.
In mediana ieri il tecnico ha posto un dubbio in relazione a Kingsley Ehizibue, richiamandolo a una gestione più oculata delle energie, ma a meno di una scelta differente che potrebbe portare a Joao Ferreira (il portoghese è pur sempre un esterno) l’ex Colonia dovrebbe trovare conferma, al pari di Hassane Kamara a sinistra, con Walace e Martin Payero a completare il cuore della mediana.