Riccardo Muti torna in Friuli con un concerto per la pace all'interno della Basilica di Aquileia
L’evento è di quelli veri, autentici: Riccardo Muti torna in regione. Venerdì 14 giugno, alle 21, il maestro dirigerà l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini all’interno della Basilica di Aquileia il concerto per la pace. Nell’occasione, si potrà applaudire l’ouverture “In stile italiano” D 591 di Franz Schubert, il Concerto per clarinetto KV 622 di Wolfgang Amadeus Mozart (solista Daniel Ottensamer dei Wiener Philharmoniker), “Contemplazione” di Alfredo Catalani e ancora Schubert: la Sinfonia Incompiuta.
Emergeranno, quindi, le due anime musicali di Muti: quella legata agli autori del mondo austro-tedesco e quella legata all’amore per il nostro Paese, anche per quei compositori che non godono di una spiccata notorietà ma che lui, nella sua ormai lunga carriera, ha contribuito in maniera decisiva a render più popolari.
Il programma è persino più bello di quello che sarà proposto due giorni prima, nella celebre sala del Musikverein, a Vienna, dove si svolge il tradizionale concerto di Capodanno che, il primo gennaio 2025, sarà diretto da Muti per la settima volta: il 12 giugno, infatti, non ci sarà l’Incompiuta bensì la “Turandot Suite” di Ferruccio Busoni, stesso repertorio che, peraltro, il maestro presenterà al pala De Andrè, per il 35.mo Ravenna Festival, domenica 9 giugno.
Promosso e co-organizzato dalla Fondazione Aquileia e dalla Società per la Conservazione della locale Basilica, l’evento, supportato da PromoTurismoFvg, è stato annunciato ieri a Trieste, nel palazzo della Regione. Nell’evidenziare l’eccezionalità della presenza di Riccardo Muti, l’assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, ha da una parte sottolineato il messaggio di pace che il concerto vuole avere, anche alla luce della sede che lo ospiterà, e, dall’altra, il coinvolgimento dei giovani nell’iniziativa: non soltanto l’orchestra Cherubini, fondata da Muti nel 2004, è formata da musicisti di età compresa fra i 18 e i 30 anni, ma agli under 35 saranno riservati i 180 posti disponibili mella Basilica di Aquileia. L’ingresso è gratuito e le prenotazioni si apriranno lunedì 20 maggio. Il pubblico potrà seguire l’evento in diretta, in piazza Capitolo, dove saranno allestiti 900 posti a sedere e un megaschermo. La prenotazione è obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite.
La regia del concerto, così come quella televisiva, è affidata a Marco Manin che, si legge in una nota, «ha elaborato un'esperienza immersiva nell'arte e nella musica, ideando scenografie tridimensionali che conferiranno un’aura magica alla Basilica legandosi al programma scelto dal maestro».
L’attesa è già notevole. L'ultimo concerto di Riccardo Muti in regione risale ormai a dieci anni fa. Il 6 luglio del 2014 aveva diretto al Sacrario di Redipuglia il Requiem di Verdi in una collaborazione che aveva visto impegnati Mittelfest e Ravenna Festival per dare avvio alle celebrazioni dedicate al centenario della prima guerra mondiale. Ad applaudire, c’era l’allora presidente Giorgio Napolitano assieme ai capi di Stato di Slovenia e Croazia, Borut Pahor e Ivo Josipovic. Ma più di qualcuno ricorderà pure il precedente concerto del Maestro in Friuli Venezia Giulia: in piazza Unità il 13 luglio 2010, sempre con i presidenti Napolitano e Josipovic, mentre per la Slovenia c’era Danilo Türk e, anche in questo caso, l’organizzazione faceva capo al Ravenna Festival che l’aveva inserito nel suo progetto intitolato “Le vie dell’amicizia”.
Poi, gli appassionati più irriducibili avranno alla mente pure un’esibizione di Muti in terra friulana: il 5 dicembre del 2009 al teatro Nuovo Giovanni da Udine con la Missa defunctorum per soli, doppio coro e orchestra di Giovanni Paisiello, ma, abituato da oltre mezzo secolo alle sale più prestigiose del mondo, le presenze in regione del grande direttore non si possono certo dire numerose.
Ottantadue anni splendidamente portati (ne compirà 83 il 28 luglio), il Maestro sta vivendo un periodo estremamente intenso: a Vienna ha interpretato con i Wiener la Nona di Beethoven nei giorni del bicentenario della prima esecuzione. Quindi, è stato di nuovo a capo della leggendaria formazione, che lo invita regolarmente dal 1971, per una tournée italiana che ha toccato Ravenna, Firenze, Bari. Tra fine maggio e i primi di giugno sarà a Monaco con l’Orchestra Sinfonia della Radio Bavarese.
Fra i suoi prossimi impegni, vanno poi segnalati quelli, sempre con la Filarmonica di Vienna, al Festival di Salisburgo dove, a metà agosto, eseguirà l’Ottava di Bruckner nel bicentenario della nascita dell’autore. «Aquileia nella sua lunga storia - ha dichiarato ieri Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia - è stata luogo di dialogo tra culture e popoli di Occidente e Oriente e intende farsi promotrice di un messaggio di pace, che attraverso il linguaggio universale della musica, possa fornire una rinnovata speranza nell’attuale e complesso contesto socio-politico. L’evento, inoltre, si colloca nel percorso di avvicinamento a GO! 2025 e ne vuole amplificare il messaggio di pace e dialogo a livello europeo e mondiale con particolare attenzione ai giovani».
Oltre a Corciulo, all’assessore regionale Bini e a Marco Manin, erano presenti all’incontro di ieri il vicesindaco di Aquileia, Roberto De Cubellis, e la console onoraria austriaca a Trieste, Sabrina Strolego, che ha fornito il patrocinio all’iniziativa. Collaborano all’evento anche il Comune di Aquileia e il Museo archeologico nazionale.