Caccia al tesoro dei collegi. «Siamo l’anima della città»
foto da Quotidiani locali
PAVIA. Arrivano in parata con alfieri e fumogeni, tamburi e bandiere come fossero atleti olimpici in sfilata: la caccia al tesoro collegiale si apre così. «Siamo l’anima della città», dice Samuele Pedio del comitato organizzatore che ha messo in piedi la quindicesima edizione dell’evento. La cerimonia di apertura si è tenuta martedì pomeriggio in piazza Duomo, dove più di 500 studenti e studentesse dei sedici collegi di Pavia hanno tenuto alto il nome della loro “casata”, non senza qualche rivalità di lungo corso: «Fa parte del gioco, anche se basta vedere i risultati passati per capire chi è il migliore,» dice Riccardo del Cairoli, da tempo in competizione con il Fraccaro. «Chiaro che i più forti siamo noi», replica a tono uno residente del collegio rivale.
Non è l’unica “faida” aperta: tra le più note, si mormora di quella tra Borromeo e Ghislieri, tra Valla e Cardano o tra Volta e Maino, vincitore dell’edizione passata della “caccia” e per questo organizzatore della caccia di ieri, benedetta da un caldo pomeriggio di sole dopo i rinvii per il maltempo.
Sedici prove di abilità (tante quante i collegi) hanno incoronato il vincitore 2024, proclamato nella serata dopo una competizione che ha preso il via alle 15. Con una novità: l’ultimo classificato, da sempre insignito con la tradizionale "nutria di legno”, quest’anno ha ricevuto una vera “coppa” a forma di roditore scolpita dalle universitarie del Santa Caterina.
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Il “comitato caccia”
La caccia al tesoro collegiale è un rito cittadino, punteggiato da simboli e consolidate tradizioni da rispettare: «In piazza Duomo si entra seguendo l’ordine inverso della classifica 2023 – prosegue Pedio – prima gli ultimi e poi i primi. E se escludiamo la cerimonia di apertura, sono vietati cori e slogan tra collegi rivali 24 ore prima e 12 ore dopo la competizione».
In piazza, i gruppi in gara sfilano sotto la coltre dei fumogeni, e tutte le residenze sfoggiano statue allegoriche che rappresentano l’identità del loro collegio. Le studentesse del collegio femminile Nuovo, per esempio, arrivano in Duomo portando in spalla un albero di cartapesta che richiama quelli di Avatar, noto film di James Cameron: «La residenza è il nostro albero casa», dice una universitaria. La caccia al tesoro è frutto di una preparazione durata molti mesi: «Abbiamo cominciato a ottobre con l’organizzazione», prosegue Pedio che, essendo collegiale del Maino, ha fatto parte del cosiddetto “comitato caccia”, dove la residenza che ha vinto l’edizione dell’anno passato ha l’onere di organizzare quella successiva.
«Speriamo vincano le donne»
La caccia al tesoro è stata anticipata dai saluti dell’assessora comunale all’istruzione Chiara Valsini (Pavia ideale), dei rettori e delle rettrici dei collegi: «Questa è sempre una bella competizione – dice agli studenti Paola Bernardi del Nuovo – ma voi sapete che io sono femminista per cui faccio il tifo per una squadra femminile». A salutare gli universitari, anche la prefetta di Pavia, Francesca De Carlini: «La vita collegiale è una delle fasi più belle della vita – ha detto –, create nuove amicizie, alimentate lo spirito di squadra e di collaborazione, mettete in campo una sana competizione e che vinca il migliore».